Il segreto dell’autorevolezza genitoriale: saper dire i SI e i NO che aiutano a crescere
“C’è una cosa che come adulti dobbiamo capire: di fronte ai nostri figli, noi deteniamo il potere delle decisioni. Siamo dispensatori dei sì e dei no che aiutano a crescere. È un compito di grande responsabilità. Perché fornisce a un figlio due enormi competenze: la capacità di fidarsi di chi gli fa da guida nel primo tempo della sua vita e quella di sapere come si affronta la frustrazione che deriva dal non poter seguire sempre il principio del piacere. Insegnare a un figlio ad abitare il principio di realtà obbliga l’adulto ad assumere una posizione che non sempre è divertente e rende amabili: quella dell’allenatore. Usando la propria posizione «più alta» (l’altezza è anche fisica, ma naturalmente è soprattutto quella derivata dalla maggiore esperienza di vita), l’adulto indica la direzione anche se è quella che il minore preferirebbe non scegliere. Lo fa perché qualcuno lo deve fare e perché imparare a prendere la giusta direzione rappresenta spesso una fatica inevitabile nel qui e ora, ma un vantaggio nel medio e lungo termine. Insomma, ti alleno alla fatica, alla rinuncia e alla frustrazione del principio del piacere non perché sono sadico, ma perché sono l’adulto della tua vita”.
(Tratto da “Allenare alla vita. I dieci principi per ri-tornare ad essere genitori autorevoli”, Mondadori ed.)
(Leggi altri articoli di Alberto Pellai)
Ho appena scoperto che anche questa settimana “Allenare alla vita” è in classifica, al terzo posto, tra i libri di varia più venduto della settimana. In sei settimane è sempre stato in classifica e ha già avuto due ristampe. Penso che il successo del libro sia dovuto al fatto che come adulti, ci stiamo davvero interrogando sulla questione centrale che il libro affronta, ovvero l’Autorevolezza educativa. Un bene “assoluto” per chi cresce, un dovere fondamentale del mondo adulto. Nelle prossime settimane presenterò il libro in molte città. L’elenco è disponibile nel post che ho pubblicato ieri sui miei profili social. Vi aspetto e vi ringrazio tutti, per la grande stima che mostrate nei confronti del mio lavoro. Se volete e potete, condividete con altri genitori.