Festival del Libro di Venarotta: intervista al Sindaco Fabio Salvi
E’ ormai notte su Venarotta, i rumori della festa, della poesia, dell’arte lasciano spazio a quelli dei numerosi volontari che stanno cominciando a chiudere le bancarelle, a smontare gli stand, a riporre le sedie al loro posto e si respira distintamente quella fresca aria mista di commozione, gioia e un po’ di rugiada della stanchezza.
Insieme agli altri a dare una mano a organizzare, sistemare, introdurre, coinvolgere c’è Fabio Salvi, Sindaco di Venarotta, neo rieletto per la terza volta con larghissimo consenso.
1) Fabio complimenti per tutto. Sei rimasto sempre con la maglia del Festival a significare l’impegno tuo personale e dell’amministrazione nell’organizzazione di questo Festival: volontario tra i volontari giusto? Quanto è importante questo aspetto?
E’ importante che l’amministrazione sia “presente” anche in relazione a quelle che sono le attività pratiche da fare, in questo comitato sono stato sin dall’inizio, nel gruppo dei fondatori per cui mi sento parte del gruppo dei volontari. Inoltre ammetto che è bellissimo per chi ama come me i libri poter avere modo di partecipare attivamente.
2) Come è stato possibile radunare a Venarotta così tanti personaggi famosi e così tanta gente?
E’ il lavoro che ha fatto il comitato, lo sintetizzo in passione, voglia di raggiungere un obiettivo sfidante, e tanto tanto impegno. L’amministrazione ha sostenuto in maniera importante la nascita e la crescita del progetto, in pochi anni è diventato un evento di rilievo e a breve sono certo che sarà qualcosa che camminerà su gambe forti trascinando tante altre iniziative nel corso dell’anno… il progetto diverrà un programma e sarà inglobato nella vita quotidiana del nostro paese.
3) Si è parlato a lungo di restanza nel corso della giornata: che cosa si intende?
Bellissimo concetto che ha introdotto in mattinata il commissario straordinario, in poche parole è la voglia di chi decide di continuare a vivere in questi luoghi e lo fa pensando a cosa egli può fare per migliorarli in maniera tale da godere della propria scelta e entrare in un circolo vizioso. La restanza non implica solo di rimanere in un luogo ma di esserne protagonista per creare opportunità.
4) Alla fine di questa quarta edizione sei ancora convinto che sia importante investire in cultura e non solo nelle sagre?
Assolutamente si, ne sono sempre più convinto… il grande impero Romano fondò la sua fortuna anche su questo, tante delle civiltà più importanti della storia hanno visto la loro fortuna in periodo di grande sviluppo culturale, sono convinto che la cultura può darci da mangiare.
5) Sei stato eletto per la terza volta di seguito e l’entusiasmo sembra quello della prima volta: quale è il tuo segreto di questa freschezza politica?
Il segreto è il gruppo e la collaborazione con tanti cittadini che in qualche modo ci aiutano ad amministrare, penso che il sindaco da solo rappresenti ben poco, io devo essere il rappresentante della mia comunità per cui credo che la freschezza sia quella della mia comunità, degli amministratori, dei dipendenti comunali, delle associazioni, delle tante persone che vivono bene a Venarotta (e anche di chi come te ci offre una collaborazione dall’esterno sempre preziosa).
Ci salutiamo e riprendiamo ad aiutare a smontare le ultime cose… buona notte ai lettori e ai sognatori come noi.