Intervista a Valeria Germani che ci racconta il Festival del Libro di Venarotta
Su Venarotta ho scritto tantissimo in questi anni sia per il legame di sangue che mi lega al borgo marchigiano sia per quello culturale che mi ha portato negli anni a fare alcune iniziative tra le più belle delle mia vita e che racconto al link seguente.
Venarotta è sempre stato per me come un libro da leggere che riprendi in mano volentieri per scoprire qualcosa di diverso ogni volta ma oggi questo libro è diventato grande e sarà una biblioteca a cielo aperto.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Valeria Germani, organizzatrice del Festival Del Libro e già al telefono si sente l’emozione per quello che domani accadrà a Venarotta:
1) Ciao Valeria. Il Festival del libro cresce, diventa grande. A che edizione siamo arrivati e come è nata l’idea?
Il Festival del Libro quest’anno giunge alla quarta edizione. L’idea è nata nel 2021 dalla passione condivisa di un gruppo di lettori venarottesi che volevano rilanciare il territorio attraverso una manifestazione culturale. Il libro è un mezzo di diffusione di storie, esperienze ed emozioni e quindi adatto a valorizzare il territorio e a creare nuovi incontri e occasioni di confronto. Con il supporto delle istituzioni locali e la partecipazione entusiasta della comunità, il festival è cresciuto anno dopo anno, diventando un appuntamento imperdibile per gli amanti dei libri e un motore di promozione culturale e turistica per Venarotta.
2) Libri e ambiente: come è natala l’idea di collegarsi con il Festival Dell’Appennino e in che modo si svolgerà questa collaborazione?
È stata una scelta molto naturale. Si tratta di due festival che condividono lo stesso obiettivo: promuovere la cultura e il territorio. Questa sinergia vuole offrire un’esperienza arricchente e multidisciplinare, avvicinando le persone sia alla lettura sia alla natura e il risultato testimonia l’importanza, soprattutto per i piccoli paesi dell’entroterra, di collaborare per condividere le risorse e creare una comunità che si adoperi verso uno sviluppo sostenibile.
3) Dalla letteratura all’arte, dallo sport al cibo e al vino e via dicendo sarà una giornata da coinvolgimento totale, in tutti i sensi e di tutti i sensi?
Assolutamente sì! Il nostro obiettivo è creare un’esperienza che faccia riscoprire nuovi modi di fruire del libro, proponendo attività che stimolino i diversi sensi e mettano in luce le varie forme che il libro può assumere. Offriremo esperienze sensoriali che evidenzieranno le molteplici dimensioni della lettura, per avvicinare tutte le fasce d’età, con particolare attenzione ai giovani. Vogliamo dimostrare come un libro possa essere goduto in modi diversi, rispondendo alle esigenze più varie, e come possa diventare una parte integrante di una vita ricca e appassionata.
4) Grandi nomi e grandi ospiti (vedi programma allegato): come siete riusciti a portare tutti a Venarotta?
Siamo molto orgogliosi di avere un programma così ricco di ospiti illustri. Questo è stato possibile grazie a una rete di collaborazioni estesa e ben consolidata e all’impegno del comitato organizzativo che ha lavorato instancabilmente per creare un evento attraente, in grado di mettere in risalto non solo la qualità del programma, ma anche la bellezza e l’unicità del nostro territorio. Autori e artisti si sono lasciati coinvolgere dal nostro entusiasmo e la collaborazione con il Festival dell’Appennino ha reso possibile la presenza di Massimiliano Ossini, da sempre amante del nostro territorio.
5) Abbiamo letto del coinvolgimento delle istituzioni e degli imprenditori locali e i venarottesi in che modo saranno coinvolti?
Il coinvolgimento della comunità è fondamentale per la riuscita dell’evento. Oltre ai membri del comitato, tanti altri venarottesi contribuiscono all’organizzazione del Festival aiutando con la logistica, l’accoglienza e mettendo a disposizione il proprio talento. Sono stati coinvolti anche commercianti e ristoratori locali, che offriranno promozioni speciali ai visitatori del festival. Le scuole locali parteciperanno al concorso da noi promosso “Emidio Vittori. La biblioteca che vorrei” e ci saranno spazi dedicati ai bambini con attività educative e ricreative. È un lavoro corale che rende il Festival una festa per il paese e un momento di condivisione e arricchimento per tutti.
Grazie Valeria e buon festival a tutti.