cultura

A terra, sul cuscino dorato a fiori, ore 18:32

Ciao lettore de Ilcentuplo,
è da un po’ che questa storia va avanti. È la settima POP-lettera che ti scrivo.
La prossima proverò a scriverla sabato alle 18:00, durante RESPIRI, il primo silent reading party a Roma, che abbiamo organizzato qui in libreria. Decine di persone in religioso silenzio, ognuna con un libro in mano. Concentrazione, ispirazione, energia. Credo che sarà un ottimo momento per canalizzare tutto questo sul foglio bianco.  

   [Come dici? Ancora non hai riservato il tuo posto? Rispondi a questa mail – community@lsdlibri.it – o scrivici un whatsapp al 3755301195 per farlo.  Potrai portare un libro da casa o sceglierne uno tra le migliaia disponibili qui, e partecipare alla lettura silenziosa nel giardino magico, sul tappeto, tra gli scaffali, sul soffitto, dove ti pare!]

📵 Metteremo i telefoni offline
📖 Potrai portare un libro da casa o anche sceglierne uno da prendere in prestito tra i migliaia di usati di ogni genere disponibili sugli scaffali della libreria
🔇 Lettura in silenzio dalle 17:30 alle 18:30
🍹 Ordina da bere prima e dopo, con aperitivo fino alle 22

Dopo la lettura, dalle 19 in poi, se avrai voglia potrai condividere l’esperienza! Scegliendo alcune parole chiave di ciò che hai letto con scotch e pennarelli per iniziare conversazioni e fare nuove amicizie!

Relax e socialità 🍷🌱

Oggi sono tornato in libreria dopo qualche giorno di assenza e ho trovato una bellissima sorpresa, la rosa iceberg ha schiuso i suoi primi due nuovi fiori, dopo che un paio di settimane fa i vecchi avevano lasciato volare via tutti i petali.

Non è emozionante solo perché queste rose sono pure e bellissime. Questa seconda fioritura è emozionante per il suo significatoSperanza.             

L’inferno dantesco ha una caratteristica fondamentale. È un luogo dove non si può avere speranza, in cui tutto è perduto. Ne ho parlato nell’ultimo aperitivo poetico, leggendo il canto III dell’inferno.

“Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.”       
“quivi sospiri, pianti e alti guai
risonavan per l’aere sanza stelle”       

L’inferno è sempre avvolto dalla stessa penombra, e il suo cielo non ha stelle. Cioè, non c’è nulla a cui tendere, nulla da desiderare. Desiderio significa, infatti, “mancanza delle stelle”, un’aspirazione a raggiungere qualcosa che ci manca. Chi si trova all’inferno è privato di questa possibilità, perché è tutto rapito dal dolore, dall’ira, e da ogni forma di negatività, che non lascia spazio alcuno per sperare in qualcosa di diverso.             

E se crediamo che questo non riguardi la nostra esistenza, perché l’inferno è qualcosa di remoto o che non esiste affatto, sbagliamo. Perché l’inferno può essere qui nella nostra vita.

Qual è il NOSTRO inferno?

Può essere il momento in cui perdiamo la speranza, in cui non crediamo più in noi stessi, pensiamo che sia impossibile cambiare, ci rassegniamo, smettiamo di combattere. Così fanno gli ignavi, che Dante inserisce nel III canto, fuori dall’inferno, perché non meritano neppure di entrarci. Nella vita non hanno scelto né il bene, né il male; hanno vissuto solo per sé stessi, senza mai infuocarsi per nulla, senza mai vivere.

La rosa perde i petali e poi ne fa nascere di nuovi, ancora e ancora, senza mai disperare nella possibilità di realizzare sé stessa nella più alta forma possibile. Una rosa non perde mai la speranza, non è mai all’inferno. Noi umani possiamo finire all’inferno perché abbiamo la possibilità di scegliere se aderire oppure no alla verità del nostro essere. 

Abbiamo una vita più complicata di quella della rosa, è vero. E proprio per questo le nostre possibilità sono ancora più grandi, cioè possiamo percorrere il viaggio che attraverso l’inferno ci porta alle stelle del cielo.             

Ci è piaciuto così tanto cominciare questo viaggio che anche giovedì, al prossimo aperitivo poetico, proseguiremo con un canto dannatamente meraviglioso. INFERNO CANTO V. Sì quello di Paolo e Francesca.     

[Per riservare il tuo posto invia un whatsapp al 3755301195 oppure rispondi a questa mail.]      

Venerdì 14 giugno alle 19:00 viaggeremo, invece, per altri luoghi segreti e inesplorati, a noi molto più vicini di quelli danteschi, almeno per geografia.

Ospiteremo in libreria Luigi Plos l’esploratore più amato di Roma, con ZTL (zona traversate libere) il suo ultimo libro con cui ci guida attraverso passeggiate segrete romane. Cascate, traversate, laghi e tante scoperte inaspettate qui dentro Roma, che faranno emozionare qualunque amante dell’avventura e della natura.

“Dieci traversate inedite fattibili con i mezzi pubblici, che ci faranno vivere la città in modo libero, creativo e contrapposto al distopico futuro a cui ci costringerà la ZTL.”     


p.s.: se te la senti, come sempre, puoi rispondere alla pop-lettera con i tuoi pensieri, riflessioni, o sensazioni. Anche questo è uno spazio per essere liberi.           

p.p.s: oggi ho scritto la pop-lettera con due musiche in sottofondo, se ti incuriosisce ascoltarle eccole:

Ci vediamo in libreria e che il tuo cuore possa essere libero da qualsiasi inferno o ZTL,  
Oliviero – LSD libri       

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