Wonder – White Bird: un film per parlare di pace e di gentilezza

Wonder – White Bird è un film sulla guerra, sulla pace, sull’amicizia, sulla gentilezza. Ha poco a che fare con il precedente Wonder, da cui trae spunto solo per la riproposizione del personaggio del bullo. Ma è solo un artificio, che serve a far entrare lo spettatore in una storia ambientata in Francia nel tempo dell’occupazione nazista. La protagonista è Sara, un’adolescente ebrea che nel 1942 vede nella sua città l’inizio dei “rastrellamenti”, che porteranno molti concittadini, compresi i suoi genitori, verso i campi di concentramento. Sara viene salvata da Julien affetto da poliemielite, e bullizzato a scuola a causa del suo problema dagli stessi amici di Sara. Sara viene accolta nella famiglia di Julien, che la nasconde nel fienile. Diventano grandi amici e questo legame permetterà ad entrambi di fare della gentilezza e del sostegno reciproco il nucleo centrale della loro relazione. Riuscire a sottrarsi alla furia dei tedeschi però non è cosa facile.

Wonder è un film che oltre a trattare il tema della guerra e del dolore che semina nelle vite di tutti, parla di molto altro e aiuta a capire quanto i legami di amicizia siano salvifici e diventino ciò che ci cambia la vita, soprattutto in adolescenza.

E’ un inno alla libertà e alla gentilezza che invita a vedere “l’altro da noi” secondo la logica dell’amore e della cooperazione, mai dell’inimicizia e dello scontro.

Il messaggio del film va oltre il tema della pace e della guerra e ingloba il concetto di gentilezza come motore della vita. E’ la gentilezza che ci salva la vita. Ci permette di trovare la luce anche dentro al buio. Ed è il frutto della responsabilità di ciascuno, che con le proprie parole e i propri gesti può fare la differenza non solo per la propria vita, ma anche per quella degli altri, che gli vivono accanto.

Se non lo avete visto, Wonder- White Bird è da recuperare e mettere tra quelli da vedere insieme ai figli, a partire da 12 anni, nel corso della prossima estate. Si tratta del film del mese che ho selezionato per la rubrica “Schermi di famiglia” che gestisco sul magazine online Family Health.

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