A San Pietro Infine un parco giochi intitolato a Giuseppe Di Matteo
San Pietro Infine ( Caserta) giovedì 23 maggio 2024. Parco giochi intitolato al piccolo Giuseppe Di Matteo. Ringrazio il sindaco Antonio Vacca, l’ Amministrazione comunale, il parroco don Lucio, le forze dell’ordine, gli studenti, gli scolari con i loro insegnanti e il popolo tutto.
“Mi chiamo Giuseppe. Giuseppe Di Matteo. Sono un bambino. Non ho ancora 14 anni. Sono felice. Quando sto con i cavalli sono felice. “ Vieni, ti porto da tuo padre” mi ha detto il falso poliziotto. Sorrideva. Aveva il volto buono. Il mio cuore scoppia dalla gioia. Era una bugia.
Da allora – quanto tempo è passato?- non ho più visto papà, la mamma, il nonno, la mia amica. Non ho più visto il sole, il mare, gli alberi, i fiori. Non sono più andato a scuola. Non ho più capito niente. Sono sempre stato solo. A Natale. A Pasqua. Quando morivo dal caldo e quando tremavo per il freddo. Quanto tempo è passato? Un anno? Due? Tre? Non lo so. Non so niente io. La morte arrivò come una grazia. Ho saputo da voi che avevo 16 anni. Finalmente! Quanto ti ho invocato, morte. Il resto è poca cosa. L‘acido? Nemmeno me ne accorsi.
Adesso ho voglia di parlare. Se sei disposto ad ascoltare. Voglio raccontarti le mie paure. Le mie illusioni. Le mie angosce, le mie speranze. I miei pianti. Gli attacchi di panico. Le mie preghiere. Il desiderio di essere accarezzato. Coccolato. Di prendere a calci un pallone. Di correre per i campi. Di baciare il mio cavallo.
Mi chiamo Giuseppe. Giuseppe Di Matteo. Sono nato il 19 gennaio del 1980. Sono stato rapito a Palermo il 23 novembre del 1993. E – mi hanno detto – strangolato l’ 11 gennaio del 1996. A San Giuseppe Jato. In provincia di Palermo, nell’ Italia che amiamo. Mi chiamo Giuseppe. Giuseppe Di Matteo. Ti prego, non dimenticarlo mai. Almeno il mio ricordo vorrei che rimanesse vivo. Non per me. Per te stesso. E per i tuoi figli. Perche la mafia possa essere sconfitta. Perché nessuno più abbia a soffrire quel che ho sofferto io.
Padre Maurizio Patriciello