cultura

La grammatica e i suoi misteri – puntata 7 – di prefissi e di premesse

Leggo spesso post o discorsi di diverse righe che concludono con “ Premetto che…”

Quindici righe di argomentazioni e poi l’ultima frase, per specificare qualcosa, introdotta dal “Premetto che”. Credo che ci sia un po’ di confusione. Il verbo premettere, lo dice la parola stessa, significa “ mettere prima” . Si deve spiegare qualcosa ma prima di iniziare il discorso si fa appunto una premessa per introdurre il contesto, senza il quale magari il discorso sarebbe incomprensibile.

Se invece si vuole aggiungere qualcosa alla fine del discorso, per spiegare meglio il perché di tali affermazioni o chiarire meglio alcuni punti, non si premette ma si precisa.

Secondo me il motivo della confusione fra i due verbi è il loro prefisso comune: entrambi iniziano per pre. Ma non per questo sono interscambiabili. “Premetto”, metto prima, va appunto prima di tutto il resto; “preciso” , invece lo posso mettere alla fine per appunto chiarire meglio alcuni aspetti.

Se io mi trovo un Premetto mi aspetto appunto che dopo la premessa ci sia altro. Finire un discorso con un “Premetto che” è come finire un pranzo con l’antipasto. Il pranzo invece finisce col dolce.

E se la premessa è l’antipasto la precisazione è il dolce.

In mezzo il nostro discorso, che come ogni pranzo che si rispetti, per essere buono e piacevole deve essere creato con cura e attenzione altrimenti viene fuori un disastro immangiabile .

Alla prossima settimana.

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