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Intelligenza Artificiale e Immaginazione

Non uso l’Intelligenza Artificiale per scrivere.

I post che pubblico ogni giorno li faccio io. Prova ne sono le decine di refusi di cui sono pieni. Forse dovrei smettere di scriverli a tarda notte. Anzi ringrazio tutti quelli che in privato mi segnalano, con garbo e gentilezza, i miei errori.

Sono però un fan dell’Intelligenza Artificiale.

Sarà la prossima sfida dell’umanità, portando cambiamenti e benefici incredibili.

Non ho paura dell’AI.

Anzi ho paura dell’intelligenza umana!

In passato è stata l’intelligenza dell’uomo a provocare guerre, carneficine, olocausti.

Non è stata certo la tecnologia.

Un bisturi può uccidere o salvare la vita.

È l’utilizzo che se ne fa che conta. Solo l’uomo è responsabile delle nefandezze della storia.

Una paura però ce l’ho.

La scomparsa dell’immaginazione.

La scrittura per me è uno strumento di ricerca.

La uso per imparare le storie che racconto, per studiarle, per farle mie. Se usassi ChatGPT forse impiegherei minor tempo. Forse farei meno tardi la notte e avrei qualche week-end libero in più. Magari scriverei anche in un italiano perfetto. Sarebbe però una scorciatoia. Ma soprattutto mi toglierebbe il piacere della scoperta e della meraviglia.

Non è importante la meta.

È importante il viaggio che fai per arrivarci.

Con chi lo fai e come lo fai.

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