famigliapedagogia

L’adulto autorevole

Gli ultimi decenni hanno visto prodursi un indebolimento progressivo della dimensione dell’autorevolezza dell’adulto. L’autorevolezza è ben diversa dall’autorità, non è rappresentata da un adulto potente che si fa obbedire minacciando o spaventando chi gli viene affidato nella relazione educativa. L’adulto autorevole è colui che è in grado di condividere con chi cresce due aspetti fondamentali: la testimonianza di un adultità «risolta» e competente, e la responsabilità connessa alla sua capacità di definire quali sono i sì e i no che aiutano a crescere.

Si è autorevoli non perché si è adulti, ma perché – essendo adulti – nella relazione si occupa una posizione di cui il minore comprende di non poter fare a meno. Questo non significa che il minore apprezzi tutti gli interventi educativi dell’adulto autorevole. Al contrario: molte volte li contesta. Ma mentre lo fa, sente di avere davanti a sé una persona affidabile. Qualcuno che, seppur contestato, sa perché sta agendo in quel modo, sa perché sta proponendo quel limite. E quindi sa sostenere quella posizione scomoda che permette al minore di fare la cosa giusta anche se, nel farla, non riceve un applauso, anzi diventa bersaglio di critiche a volte anche molto intense.

(Tratto da “Allenare alla vita. I 10 principi per ri-tornare ad essere genitori autorevoli” di A.Pellai, Mondadori ed.. da oggi in tutte le librerie).

Un libro per genitori, educatori e docenti, per riflettere insieme su come ripristinare l’autorevolezza del ruolo adulto e su come invertire la rotta che ha reso così fragile la crescita dei nostri figli.

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