Tante cose belle in “Tramonti Occidentali” di Giuseppe Tecce
Appena finito di leggere il libro, con la voce ancora rotta dall’emozione, ho mandato un audio all’amico scrittore Giuseppe Tecce dicendogli: complimenti, sono ancora nel pieno delle emozioni. Fammi sedimentare il tutto per quarantott’ore e poi scrivo qualcosa sul tuo “Tramonti Occidentali” (Graus Edizioni).
Eccomi qui, le ore previste sono passate e stanno tornando a galla le molte cose che vorrei scrivervi di questo libro consapevole che ne sceglierò solo alcune per non rovinarvi la sorpresa.
Anzitutto il libro mi è piaciuto perché si ride e si piange, come nella vita che è fatta di tanti momenti belli e di alcuni tristi ma tutti hanno una grande importanza nella nostra storia personale.
Poi ho apprezzato la grande cura stilistica e narrativa che questa volta Giuseppe ha usato per scrivere il romanzo ed è lui stesso a dirlo, nelle ultime pagine, non mancando di ringraziare (altro gesto lodevole) chi lo ha aiutato in questo importantissimo lavoro di lima. Il “giovane” autore Tecce non ha avuto paura di rimettersi in discussione e pian piano migliora il suo stile definendolo nella cornice della propria creatività: complimenti.
Parlando del libro lo consiglio alla lettura di chi ha, soprattutto, pregiudizi sull’immigrazione e sui famosi barconi che arrivano dall’Africa e di chi vuole conoscere una bella storia d’amore tra una coppia di sposi senza figli che si trova immersa nel mare magnum dell’Amore umano che, spostandosi di continente in continente, travolge, ma preferisco dire coinvolge, tutte le nostre esistenze.
Vengono toccati anche temi come l’affido, il rispetto delle leggi, l’affidarsi al mare e al suo rumore notturno non solo al tramonto, l’instancabile lavoro delle forze dell’ordine e tanti altri sentieri dell’anima e il tutto con la giusta combinazione di poesia e prosa in una narrazione sobria e misurata.
“Tramonti Occidentali” è un libro in perfetto stile “ilcentuplo” perchè Tecce ha scoperto una storia bella e l’ha raccontata, ed è la stessa cosa che, da otto anni, facciamo qui noi ogni giorno: diffondere il bello! Complimenti Giuseppe!