cultura

La grammatica e i suoi misteri – puntata 5 – di articoli e di apostrofi

Qual è la differenza fra “un’anatra” e “un’asino” ? Oltre al fatto che l’anatra fa le uova mentre l’asino è un mammifero?

Uno dei due è scritto in modo sbagliato. Anche se entrambe le parole iniziano per A, davanti ad asino l’articolo va senza apostrofo. Asino è un vocabolo maschile quindi il suo articolo è UN. L’apostrofo va nelle parole femminili quando ci sono due vocali vicine. Alle elementari le maestre insegnano che quando l’articolo UNA incontra una parola che inizia per vocale, (ad. esempio “una anatra” ) la A finale dell’articolo se ne deve andare e lascia dietro di sé una lacrimuccia. Ma questo succede appunto solo per le parole femminili, perché usano l’articolo femminile. Per il maschile l’articolo da usare generalmente è UN quindi non c’è nessun sovraffollamento di vocali e nessuna A se ne deve andare con il cuore spezzato. L’articolo UNO non ha questi problemi perché si usa solo davanti a consonanti quindi lui è al sicuro da brutali troncature.

Per farla breve, nell’indecisione  se mettere l’apostrofo a UN, non bisogna guardare la vocale iniziale della parola ma quella finale. UN alberO, UN’arpA. Attenzione però perché alcune parole sono insidiose: davanti a insegnante o artista l’apostrofo ce lo metto oppure no? Bisogna vedere se si parla di un insegnante uomo o un’insegnante donna. Se un artista si chiama Mario o se un’artista si chiama Laura.

Per inciso, come esiste l’articolo UN , esiste anche il pronome QUAL. Quindi anche quando si scrive “qual è” non si deve usare l’apostrofo perché si usa un pronome perfettamente integro che non ha spedito via nessuna finale.

Usiamo un occhio di riguardo, non facciamo spargere lacrime inutili agli articoli, la vita è già tanto difficile, dove si può risparmiamo qualche piccolo dolore!

(leggi le puntate precedenti)

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