La Grammatica e i suoi misteri – puntata 4 – di avverbi e di verbi
Oggi parliamo di un argomento un po’ noioso ma assolutamente necessario.
La differenza fra “ avvolte- a volte” “ apposto- a posto” “ affianco – a fianco”
Sempre più spesso, ormai quasi sempre, si leggono frasi del genere : avvolte mi sento solo, le giacche sono affianco agli ombrelli, ho messo tutto apposto.
Niente di più sbagliato. Avvolte, affianco, apposto, sono verbi, e non possono essere usati come avverbi. Gli avverbi giusti, quelli da usare nelle frasi citate, sono le versioni senza la doppia: a volte, a posto, a fianco.
Credo che l ‘equivoco nasca dalla parola “ accanto “ che nasce dall’unione di A e Canto (lato) . Per rendere più fluida la pronuncia, col tempo è diventato accanto. Ma in questo caso l’avverbio che ne è nato non si confonde con alcuna altra parola in italiano, per cui l’uso della parola “accanto” è corretto è non crea alcun problema.
La stessa cosa non si può fare con i tre avverbi citati prima, perché, se invece di “a volte” scriviamo avvolte, usiamo il participio passato del verbo avvolgere: “Ho messo via le mele avvolte in uno strofinaccio” e se diciamo affianco, pronunciamo un presente indicativo del verbo affiancare “ Mi affianco alla guida per non perdermi la spiegazione”. Lo stesso ovviamente vale per “apposto “ participio passato del verbo apporre: “ Il timbro apposto non è valido”.
Quindi, vedete, la contrazione che è avvenuta senza danni nella parola accanto, in altri casi trasforma l’avverbio in verbo e succedono guai.
Per far ricordare a mia figlia le regole di grammatica (sia italiane che inglesi) le suggerisco sempre di tenere a memoria una frase con l’uso corretto della regola, in modo da averla sempre pronta quando deve applicarla.
Di seguito sono riuscita a creare una frase con l’uso corretto di tutti i nostri amici.
“Ho messo A POSTO le collane di diamanti AVVOLTE in un panno A FIANCO del documento in cui è APPOSTO il sigillo di garanzia e ci AFFIANCO anche l’assicurazione perché A VOLTE abbiamo avuto dei problemi. “
So che la velocità e la fretta con cui facciamo ogni cosa, compreso scrivere e parlare, ci spinge a trascurare quelle che possono sembrare inezie e pignolerie, ma vi assicuro che un discorso grammaticalmente corretto è molto più convincente e credibile rispetto a uno con errori di ortografia o sintassi. Un “avvolte “ messo dove non deve stare stona anche agli occhi di una persona che non conosce la regola. Non c è bisogno di essere Michelangelo per rendersi conto che non si può disegnare una figura umana con le braccia troppo lunghe e le gambe troppo corte.
Sono convinta che lo stesso valga per la scrittura. Non è necessario essere Dante Alighieri per capire come stilare un discorso corretto e piacevole da leggere. Possiamo rendere il mondo un po’ più bello anche con queste piccole cose. Proviamoci, male non fa!