Donne del Vangelo, donne della Storia
Sono due donne (due donne!) a portare agli undici il secondo annuncio più importante della storia!
È una donna, una piccola ragazzetta di sedici anni, a ricevere il primo Annuncio più importante della storia!
Donne in un’epoca difficile per le donne, donne senza particolari titoli nobiliari in un periodo ricco di soprusi e prevaricazioni dei potenti sui poveri.
Ma che Dio è questo, che sceglie gli ultimi per farsi uomo, per proclamare la sua Vittoria, per dare conferma del suo amore?
E i sapienti?
E i dottori?
E quelli che so tutto io?
E quegli altri che io mi butterò nel fuoco per te?
Dove stanno, dove sono rimasti, che fine fanno quando si tratta di uscire allo scoperto affrontare i soldati e rischiare la vita sul serio per amore?
Ecco. Mi pare bellissimo tutto questo.
Che questo Dio delle nostre chiacchiere se ne faccia poco.
Che Lui alla resa dei conti si lasci abbracciare per primo da chi non ha paura di amarlo, da chi sfida il pericolo della prigione pur di portare al suo corpo oli profumati, da chi sfida il pericolo del ripudio pur di lasciarLo incarnare nella propria carne.
A me questo monito risuona dentro come una tromba del giudizio universale.
Attenzione bella della casa, a non puntare tanto i ditini contro. A non sentirti sapiente e giudiziosa.
Non basta, non conta, non è così che ci si salva.
Ci si salva amando.
Solo amando si è degni di vedere l’Amore.
Che poi questo Dio sia misericordioso al punto da farsi vedere in seconda battuta anche dai suoi amici tanto grandi quanto fifoni, convertendoli definitivamente, questa è un’altra storia.
Pazzesca.
