Giulio e Letizia si sposano… in ospedale e sono una bomba di vita in mezzo alla morte che ci asfissia
Giulio e Letizia oggi si sposano.
Ma non è un matrimonio di quelli fashion per le strade di Capri, preparato in quattro anni con le bomboniere in ceramica di Limoges e otto cambi d’abito ciascuno.
E nemmeno ci saranno le foto belle con lo sfondo del campo di grano, delle vigne, e il ballo col casquet.
Giulio e Letizia, che non si chiamano davvero così ma quasi, si sposano in ospedale.
Lui ha scoperto da pochi giorni di essere un malato terminale. Cosa che in fondo siamo tutti, tutti ammalati di mortalità, in un contratto a termine con la vita.
Giulio a differenza di molti di noi però può leggere la data della fine, che a detta dei medici pare ineludibile.
E allora lui decide di sposare Letizia.
Si conoscono da quando sono ragazzini, convivono da vent’anni, hanno una bambina.
Giulio prima di andarsene, se così dovrà essere, decide di dire sì all’amore di una vita intera. Fosse l’ultima cosa che fa, non ci rinuncia.
A me questa coppia pare molto sovversiva. Nonostante le evidenze mediche, sono una bomba di vita in mezzo alla morte che ci asfissia.
Perchè qua fuori noi sentiremo parlare per settimane, fino a farci scoppiare le meningi, di una separazione famosa, di figli contesi, di rivendicazioni legali.
Sentiremo la sponsorizzazione del divorzio per ogni dove, allo sfinimento. Ci diranno che la tristezza della fine di un amore è ok, è trend topic.
Di Giulio e Letizia invece non sentiremo parlare ai tg.
Perché loro hanno capito che non c’è tempo da perdere a farsi la guerra, a litigarsi cose, a puntare gli indici.
Di certo avranno avuto i periodi bui, le litigate, le parole brutte, le tentazioni di scappare a Cuba.
Ma alla resa dei conti, quando il cielo bussa, hanno scelto la vita e l’amore fino all’ultimo.
Questa coppia chiede preghiere, e quindi anche solo per gratitudine al loro amore che r-esiste ora bisogna farne.
Per questo giorno in cui celebrano il loro matrimonio, che porti pace ai loro cuori.
Per la loro bambina.
Per tutti i familiari che li amano e circondano.
E per un miracolo, perché noi ci crediamo sempre.
A quello, e all’amore come unica ragione vera per campare quaggiù.
Tante benedizioni!