Qui dove riposano vicini Virgilio e Leopardi
Miserere di me! Qual che tu sia od ombra od omo certo.
A Napoli c’è un luogo meraviglioso che forse non conoscete. Nascosto tra una galleria e una ferrovia, c’è un piccolo Parco Pubblico ad ingresso gratuito. Qui è sepolto un uomo illustre, un grande maestro: qui c’è la tomba di VIRGILIO, il più grande poeta dell’antichità.
La tomba è un enorme Mausoleo.
Nella parte sopra c’è un braciere dove i visitatori lasciano su dei foglietti dei messaggi scritti al grande Poeta Latino, come se fosse ancora vivo. Sotto invece, un po’ nascosta, c’è la sua tomba dove Virgilio è sepolto. È un luogo suggestivo e mistico.
Dante sceglie Virgilio come suo Maestro.
E l’autore dell’Eneide, delle Georgiche e delle Bucoliche, rappresenta nella Divina Commedia la Ragione Naturale alla quale chiedere aiuto. Infatti Dante quando lo vede gli grida: Miserere di me! Ed è la prima anima dannata con la quale parla.
Il rapporto tra Dante e Virgilio è speciale.
Maestro e discepolo, amici che litigano, che si abbracciano, che si trovano quasi a far a botte. Ma quando si deve uscire dalla Selva Oscura, quando si passa un momento di difficoltà, si deve chiedere aiuto. E Dante chiede aiuto proprio a Virgilio, che lo porterà prima a riveder le stelle e poi lo consegnerà a Beatrice.
Ma qua le sorprese non finiscono.
In questo Parco Vergiliano a Piedigrotta è sepolto un altro immenso poeta: GIACOMO LEOPARDI. Leopardi trascorse i suoi ultimi anni proprio qui a Napoli, dove morì. E il Poeta di Recanati venne proprio qui in pellegrinaggio sulla tomba di Virgilio. Leopardi era un grande cultore sia di Virgilio che di Dante, al quale dedicò varie poesie.
È stata per me una visita molto intensa.
Amo la poesia, sono un grande fan di Leopardi e ho un grande rispetto di Virgilio. Quindi mi sono emozionato a visitare questo luogo dove sono sepolti due grandi poeti italiani di cui dovremmo essere tutti orgogliosi. E mi commuove pensare che qui saranno uniti per l’eternità.