L’Immacolata Concezione e il legame con l’Annunciazione
Wikipedia dice: “L’Immacolata Concezione è un dogma della Chiesa cattolica, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Esso dunque va distinto dal concepimento verginale di Gesù, nel momento dell’Annunciazione.”
La festa di oggi è un dogma, una di quelle verità imprescindibili per poter credere nella storia di Gesù figlio di Dio così come ci è stata rivelata.
Ma di fatto nel Vangelo non si parla esplicitamente e letteralmente di Immacolata Concezione di Maria, quindi la Madonna stessa per dissipare dubbi ci è venuta incontro.
Il 25 marzo del 1858, festa dell’Annunciazione, a Lourdes durante un’apparizione a una ragazzetta di nome Berbadette, alle sue insistenti richieste su chi fosse quella donna che le compariva nella grotta, quest’ultima si presentò come L’Immacolata Concezione.
La Madonna mise così il suo sigillo su quanto la Chiesa aveva da sé capito.
Quindi la festa della Concezione Immacolata di Maria non c’entra con l’Annunciazione. Semmai col concepimento di Maria nel grembo di Sant’Anna.
Eppure.
Nel vangelo di oggi sentirete due cose formidabili.
Che l’angelo arrivando da Maria la salutò come piena di Grazia. Maria aveva già in sé la Grazia, da sempre, da prima di essere creata nel grembo materno. È la piena di Grazia per antonomasia.
E poi sentirete che l’angelo disse “tutto è possibile a Dio”.
Tutto ma proprio tutto. Le leggi naturali e divine sono totalmente nelle mani del loro creatore che può disporne secondo piani lanciati in dimensioni spaziotemporali infinite. Per cui inutile provare a capire coi nostri limiti quali criteri usi il buon Dio.
Che può eleggere una creatura dalla notte dei tempi, senza peccato, pura dall’anima in fuori, per farne la madre di tutte le creature.
Alla fine l’Annunciazione c’entra un sacco con la festa di oggi.
È la ricapitolazione della necessità di avere una donna che oltrepassa le leggi dello spazio e del tempo.
Abbiamo bisogno di una donna così.
Che ci dica con la sua incarnazione che Dio può tutto.
Viva Maria!
