Ehi, vieni giù dal pero! – il commento al vangelo del giorno
Ogni tanto abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica, amorevolmente e con la massima stima possibile: fratello, sorella, cala giù da sto pero, che ce le stai sfrangiando (le meningi).
Pertanto, quel Gesù decisamente tranchant che arriva a paragonarci a servi inutili, sotto sotto, ci sta facendo un grande favore.
Il fatto è che lo sa come siamo fatti. Sa meglio di noi quanto basta poco per farci montare in (vana)gloria.
Abbiamo lo spasimo facile da pubblico in sala, ci piace il palco, le congrats, aspiriamo tacitamente tutti pure gli insospettabili a qualcuno che ci dica sei bravissimo/a, con un minimo di applauso in sottofondo.
E non che uno non se lo meriti eh. Anzi.
Ma la fregatura è che poi ci diventa piacevole assai, quel plauso, quel godimento sottile dell’ego, il quale comincia a ricicciarsi e credersi prima molto buono poi molto più che buono e alla fine piglia a vestirsi di paillettes e guardare gli altri con una certa aria di superiorità (e un po’ di schifo).
Lì crolla tutto.
Qualsiasi opera buona, qualsiasi testimonianza grandiosa e coerente, qualsiasi missione di solidarietà a vantaggio degli altri cominciano a perdere di significato, di senso, e di credibilità.
Non è forse così che la chiesa si è conquistata tante critiche nei decenni, arrivando a tirarsi dietro accuse così drammatiche da offuscare la mitezza la misericordia e il sacrificio di tantissimi altri?
Perché per uno che si gonfia l’ego e finisce che sbaglia pure parecchio, ce ne sono altri mille dietro nel silenzio e nel disconoscimento mondiale a fare tanto di quel bene da morirne, senza che nessuno sappia nulla.
Tipo la beata Maria Luisa Merkert di cui oggi la chiesa fa memoria liturgica.
Lo sapete che ha fatto 200 anni fa questa donna, quanto si è spesa fino all’ultimo per i poveri che andava sfamando casa per casa? Manco per cavolo. Però se esce uno scandalo nella banca del vaticano l’eco s’espande dalle Alpi alle Ande per decenni. Per colpa di quattro fessi che hanno ceduto alle lusinghe del mondo, ci rimette la credibilità di tutti i servi che hanno fatto bene.
E allora, Gesù dice state boni.
Facciamo che ci comportiamo come servi inutili, non sbagliamo di sicuro.