Indi si deve salvare!
Alle 15 ora italiana qualcuno si avvicinerà a questa bimba e le toglierà il tubicino che la aiuta a ossigenarsi, e poi anche l’altro tubicino affinché non venga più alimentata.
Non sono un medico, ma al Bambin Gesù di Roma di medici ce n’è, alcuni bravissimi, tra le eccellenze italiane e internazionali. Se loro dicono che sono pronti per tentare una cura diversa, documentata, che aiuti Indi a vivere meglio il tempo che le resta da vivere, io gli credo.
Per questo non so immaginare quella madre e quel padre, che dovranno assistere impotenti alle mani che si muoveranno sulla loro bimba per soffocarla, nella superbia inveterata e ottusa di chi non vuole sentire ragioni oltre la sua.
Mani che si fanno strumento di un sistema che lega e obbliga a stare lì a non far nulla, concedendo di guardare tuttalpiù mentre tua figlia muore.
Questa è un’offesa alla ragione, alla cooperazione sociale, alla nobile professione medica e alla semplice dote umana di mettere in pratica ogni risorsa possibile per salvare chiunque.
Indi ha ricevuto il Battesimo, è un angioletto in terra, non ha nulla da temere.
I suoi genitori sofferenti sono vittime innocenti insieme alla figlia, sotto una croce durissima da immaginare, avranno la consolazione dei miti sottomessi alla violenza.
La gente che si sta dando da fare fino all’ultimo per dare una fine diversa a questa storia ha il coraggio dei leoni chiusi in gabbia, e il cuore senza macchia né paura.
Ma gli altri, è proprio al posto di quegli altri che io avrei orrore a stare, sopra ogni cosa.
Che Dio abbia pietà della nostra umanità sconquassata.
Preghiamo per un miracolo, la conversione dei cuori duri è roba che solo la potenza divina.