Don Michele Madonna e i Rave for Christ
Mi dicono che a Napoli giri per le strade un prete trasgressivo.
Uno che viene dal mondo della disco music, che organizza i Rave for Christ, che confessa gente per strada.
Comincia a ballarmi l’occhio.
Ho viste don alternativi che m’hanno fatto sbiancare pure le doppie punte, quindi penso in dolby surround eccallà l’ennesimo sacerdote che il cattolicesimo famolo strano.
Con la bilirubinemia a mille, mi metto a cercare di capi’ chi sia sto benedetto don Michele Madonna, e che gli ha fatto di male Dio per farlo diventare il protagonista di un rave.
E sapete che vi scopro?
Che sono una deficiente. Beh non è proprio un evento immemore, comunque .
Don Michele Madonna, che dalle parti dei quartieri Spagnoli di Napoli chiamano tutti padre, è un convertito postumo. Uno che aveva una discoteca, gliel’aveva costruita il papà, e giustamente ci lavorava perché mica uno butta via la roba di papà. Poi ad una certa il suo amico Salvatore di nome e di fatto lo convince a sentirsi una messa, roba per Michele all’epoca appallante in misure stratosferiche. Ma fa contento l’amico, e mentre ascolta l’omelia su questo Dio fatto uomo e amore, qualcosa gli si squarcia dentro. Dona a Dio la sua gratitudine, il suo affetto, alla fine gli dà tutta la vita e basta non se ne parli più, si fa prete.
Da allora vive nella carne il dolore dei giovani perduti della sua città, li va riacchiappando per i capelli ovunque, in tutti i modi. A cambiare non è il contenuto ma lo strumento comunicativo, per questo usa festival di musica cristiana, adorazioni Eucaristiche in piazza e confessioni di strada. Ho sentito le testimonianze dei giovani che l’hanno incontrato, giovani di nessuno, soli o semplicemente in cerca di un senso. Don Michele propone Gesù, nella sua interezza. Quando qualcuno testimonia autenticamente ai ragazzi la bellezza della vita in Cristo, loro restano.
Ah la sua ex discoteca, oggi è una cappella.
E il 31 ottobre mentre altri festeggiavano Halloween a piazza Plebiscito c’erano 40000 persone con lui a fare Adorazione Eucaristica.
Se questi sono i frutti, l’albero è molto buono.
I padri, quelli da abbracciare forte.
Daje don Michele, a te il destino nel nome t’ha detto benissimo.