Romics 2023 è una questione di spirito
I figli e gli amici al seguito aumentano, per fortuna, e magari l’anno prossimo chiederemo anche uno spazio nella Self Area per i nostri giovani artisti perché è giusto che comincino a misurarsi anche con un pubblico esterno al giro, seppur numeroso, dei parenti.
Romics è sempre una esperienza nuova, da fare, anche in solitudine, anche se ci si ritiene troppo grandi.
Io, come vedete in foto, appena superati i 50 mi sono emozionato nel vedere e riconoscere “Mrs Doubtfire” e quindi farci una foto assieme.
Mio figlio, il grande, ha girato in lungo e in largo a salutare tutti, dai Cosplay, agli youtuber, a Edofacose e via dicendo e mi ha suggerito, in caso non riconoscessi un personaggio, di far finta di niente perchè è molto maleducato al Romics fermare la gente e chiedere: “scusa chi sei” o peggio “scusa da chi sei vestito?”
Col figlio più piccolo ci siamo divertiti a cantare con Elivs Presley, a spaventarci con l’Horror Show, i vecchi videogiochi, il body painting, appunto l’area self e un ragazzino con il casco originale di Iron Man che girava per i padiglioni.
Tutto sempre bello, divertente, originale ed è stupefacente constatare per da oggi c’è chi pensa allo stand per il prossimo anno e chi già invece sta costruendo il prossimo costume da indossare, foss’anche per un giorno solo o per qualche ora perchè lo spirito del Romics lo si vive anche a casa, ogni giorno.