Di quell’uomo che ha salvato la bimba caduta dal quinto piano
37 anni fa una mamma dava alla luce un bambino, che si sarebbe chiamato Mattia.
Mattia fa le cose di tutti, mangia dorme cresce piange ride si arrabbia. Ama e qualche volta magari no.
Qualche volta come tutti ha delle grandi gioie e delle grandi sconfitte, e come tutti gli capita di chiedersi il senso di questa palla che gira nell’universo con lui sopra.
A un certo punto come tutti si chiede che ci sta a fare lui là sopra, un punticchiolo perso nell’immensità.
“Ma io che senso c’ho, che senso ha la mia vita?”. Se lo sarà chiesto pure Mattia a una certa, capita.
Poi una mattina di agosto Mattia, che ormai ha 37 anni e fa l’impiegato, sta camminando alla periferia di Torino con la sua fidanzata verso le cose sue da fare, quando riceve una chiamata dal cugino che gli chiede di portargli del pane.
E lui dice ok.
E questo ok gli cambia la vita per sempre.
Perché per andare da suo cugino fa una strada diversa. E mentre cammina sente le urla di un ragazzo da un balcone, in alto.
Guarda in su e vede una bambina su un cornicione, capisce, urla fermati resta lì ma la bimba comincia a perdere la presa in qualche modo, mentre la ragazza di Mattia suona a tutti i citofoni del palazzo.
Questione di secondi, la bimba già cade giù, dal quinto piano.
Mattia si mette sotto la sua traiettoria e chiude gli occhi.
Non lo sa che accadrà, non sa se salverà quella bimba e se stesso.
Ma succede che Mattia inspiegabilmente è nella traiettoria giusta nella strada giusta nella città giusta nel momento giusto.
E Mattia salva quella bimba.
E quella bimba salva Mattia.
Perché Mattia oggi sa che il senso della vita è semplicemente viverla, e aspettare il momento di dare la vita per qualcuno. Tutto qua. Ad una certa il momento arriva, di continuo, per tutti.
Per la ragazza di Mattia. Per il ragazzo al balcone che urlava e è stato indispensabile per dare l’allarme. Per tutti.
Nessuno si salva da solo.
Nessuno salva qualcuno da solo.
E chi salva è sempre salvato a sua volta.
Grazie Mattia. Semplicemente perché ci sei.
Buona vita!
Lisa Zuccarini