L’ultima lezione
Stamattina, con l’ultima lezione svolta in seconda ora in 5C AFM, si è conclusa per me una storia cominciata nel lontano settembre 2010, quando fui chiamato a sostituire l’amico e collega Pietro Bafunno. Una storia che in tutti questi anni di servizio mi ha visto non solo dare il mio piccolo contributo nel percorso scolastico degli alunni che ho incontrato, ma è stata una straordinaria opportunità per continuare nel tempo a formare, migliorare, maturare sempre di più il mio stesso essere uomo, oltre che insegnante: quella di una scuola che sa essere una famiglia. Ho voluto raccontare questo ai ragazzi in classe, che, loro malgrado, si ritrovano ora a chiudere questa storia. Ho cercato di guardare negli occhi tutti e ciascuno, come faccio sempre quando spiego un’unità didattica o apro un dibattito, solo che questa volta ho cercato di intravedere tramite loro anche gli sguardi di coloro che nel passato hanno occupato i posti in quei banchi prima di loro. Gli ho detto che, nonostante tutto, devono sentirsi fieri di essere stati alunni del Ceccherelli, di portarselo nella vita, percependo da molti volti una forte commozione.
Poi mi sono seduto, ho aspettato che la campanella suonasse e sono uscito dall’aula, mentre tutti i ragazzi mi dicevano affettuosamente: “Ciao, prof!”. Prima di iniziare la terza ora, mi sono recato nella vecchia vicepresidenza, dove un tempo tutti ci incontravamo la mattina per prendere i registri e andare in classe, per cercare questo vecchio gagliardetto della nostra scuola, della mia scuola, e l’ho fotografato, perché facesse da sfondo a queste mie peraltro inadeguate parole…
Le cose prima o poi finiscono, fa parte della vita, ma quello che ti lasciano dentro resta per sempre. Ed oggi più che mai dico che sono fiero di aver fatto parte di questa storia!