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Due storiche dell’Arte ci spiegano (anche) perché il David di Michelangelo è nudo

Infastidito dalla recente polemica sul David di Michelangelo mi sono rivolto, per saperne di più senza rincorrere necessariamente la cronaca, a due esperte del settore amiche anche de Ilcentuplo.

Marta e Eugenia sono due storiche dell’arte che hanno fatto dell’arte un lavoro appagante e stimolante, PartecipArt. Questo gruppo di guide e storiche dell’arte (Marta, Eugenia, Francesca e Laura) hanno deciso di rendere i capolavori artistici di Firenze alla portata di tutti attraverso attività partecipative per adulti e gioco tour per famiglie. L’obiettivo è rendere l’arte vicina, comprensibile, amabile e divertente

  1. C’è più ignoranza o malafede?

Sicuramente più ignoranza, il mondo dell’arte è pieno di figure rappresentate nude fin dall’antichità, e nella loro nudità non c’è mai stato niente di malizioso, anzi, il corpo nudo doveva essere massima rappresentazione della bellezza esteriore, specchio di quella interiore secondo il famoso detto “kalòs kai agathòs” (bello e buono in greco ndr)

2 Concentrarsi su un dettaglio davanti al David di Michelangelo è di per sè un errore: che cosa puoi dirci di questa opera? Sarà mica tutto ridotto lì alle parti basse, anteriori e posterior

Assolutamente no! Il David ha assunto fin dal momento della sua collocazione davanti al palazzo dei priori in piazza della Signoria, un significato politico e sociale incredibile e inizialmente non previsto.  E’ diventato il simbolo della Repubblica fiorentina che giovane come il pastore biblico, si scontrava con l’imperatore e il papato, potenze giganti come Golia. David è colto nel momento immediatamente prima dell’attacco, con la fronte aggrottata in un’espressione di massima concentrazione, non trionfante con la testa di Golia sotto i piedi, come lo avevano già rappresentato in molti prima di Michelangelo. È il simbolo dell’uomo nuovo rinascimentale, che non usa solo la forza bruta, ma l’intelletto, è un uomo che riflette, pondera ed è in grado di auto determinare il suo destino in base alle proprie azioni.  È un corpo anatomicamente perfetto ricavato da un blocco di marmo difettoso, un colosso alto 5,17 metri che raggiunge livelli di realismo impressionanti e che è nudo proprio per manifestare la sua perfezione come sinonimo di forza morale, unica difesa, insieme alla fede, contro il nemico. Un capolavoro realizzato da un giovane ventiseienne che godeva già di un’incredibile fama.

3 Perchè si ha paura del nudo nell’arte?

Secondo me non si ha paura del nudo nell’arte ma piuttosto del nudo in sè. Viviamo in una società sempre più attenta a tutelare gli utilizzi impropri di immagini e parole che possano violare la sensibilità altrui, specialmente delle minoranze, che a volte ci dimentichiamo di contestualizzare ciò che fruiamo. Io credo che si stia radicalizzando in modo astorico e privo di fondamenti culturali la polemica verso qualsiasi tipo di immagine, non solo l’opera d’arte, per rivendicare diritti che con quell’immagine, molto spesso, non hanno nulla a che vedere. Nel caso del nudo, ad esempio, ci si appella alla sensibilità femminile o maschile nei confronti di un corpo nudo senza chiedersi che valore possa avere per quell’artista in quel determinato momento storico. Se più persone sapessero perché il David di Michelangelo è nudo non ci sarebbe alcuna polemica perché è indubbio che non ha nulla a che vedere con la vergogna, il bodyshaming o il sessismo. A volte per proteggere certi valori, assolutamente imprescindibili nella società del 2023 che vorrei, ci dimentichiamo dei valori che hanno forgiato il nostro passato, spesso contrari a ciò per cui si lotta ma non per questo meno importanti per comprendere da dove veniamo e come siamo arrivati fino a qui.

Spesso su ilcentuplo parliamo anche delle sempre belle e sempre originali iniziative di Partecip’Art : come sta andando il vostro lavoro? Firenze si è riempita di turisti? Li porterai davanti (e dietro) al David nei prossimi tour? 

Il lavoro sta andando a gonfie vele, la città si è riempita di turisti provenienti da tutta Italia e dall’estero che hanno letteralmente invaso le strade e le piazze fiorentine.  Noi lavoriamo tanto con le famiglie e con bambini di tutte e le età e sicuramente li porteremo ad ammirare il capolavoro di Michelangelo alla Galleria dell’Accademia. Chiunque si troverà in quella Tribuna non potrà fare a meno di rimanere colpito da l’incredibile forza ed espressività che emana il David e fidatevi, l’ultima cosa che noterà sarà l’assenza di biancheria intima della scultura!”

Grazie a voi di queste spiegazioni e a tutti i lettori, e non, consiglio di condividere questo articolo e di prenotare una esperienza partecipativa e artistica con Partecip’Art

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