Azione non re-azione: saper disinnescare la rabbia. Una tisana per riflettere
La rabbia è un tema che spesso si mastica durante le sessioni individuali, ed è stato anche il tema di ieri all’incontro di Deep Mindfulness. Trasformare la rabbia è un lavoro di grande attenzione con cui si impara a disinnescare gli agenti attivanti. Si osserva tutto il processo che l’accompagna: vedere come sorge,come agisce nel nostro quotidiano, come ci manipola, 𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒍𝒂𝒔𝒄𝒊𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒔𝒆 𝒏𝒆 𝒗𝒂.
La pratica della visione profonda, della disidentificazione e del “mollare la presa” rendono possibile, allenandosi, prevenire il sorgere della rabbia. Quando si impara ad esplorare l’emozione disturbante qualcosa di grande succede. La rabbia svela le sue radici. Cosa c’è dietro alla tua rabbia? Spesso la paura di perdere il controllo, paura di non essere all’altezza, paura della perdita, paura di essere debole, paura dell’ imbarazzo. Paura.
“La paura è la stanza più misera di tutta la casa: vorrei vederti vivere in condizioni migliori” scriveva il poeta Hafiz.
E senza una visione profonda, aggiungo io, ti costringi a passare troppo tempo in quella stanza.
La filosofia Buddhista insegna attraverso la contemplazione e l’analisi a dare una risposta sana alla paura. Nella risposta sana la consapevolezza arriva prima che paura e dolore diventino rabbia. La Mindfulness agisce qui: ti porta a caRpire quel piccolissimo intervallo di tempo fra esperienza e reazione. E a saperlo abitare. La natura particellare della coscienza permette di interrompere proprio quel legame stretto fra impulso e reazione. Allenandoti a dimorare, a respirare in quello spazio, impari a mettere la distanza che ti permette di agire e non reagire.
Chiaramente per fare questo è necessario tollerare che puoi provare paura …ma questo è un altro “temone” che tratterò la prossima volta.
𝘔𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘢 𝘝𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪
𝘔𝘪𝘯𝘥𝘧𝘶𝘭𝘯𝘦𝘴𝘴 𝘊𝘰𝘶𝘯𝘴𝘦𝘭𝘰𝘳
& 𝘓𝘪𝘧𝘦 𝘊𝘰𝘢𝘤𝘩
𝑺𝒕𝒖𝒅𝒊𝒐 𝑺𝒂𝒍𝒐𝒕𝒕𝒐 𝑴𝒊𝒏𝒅𝒇𝒖𝒍𝒏𝒆𝒔𝒔
𝑷𝒆𝒓𝒄𝒐𝒓𝒔𝒊 𝑬𝒗𝒐𝒍𝒖𝒕𝒊𝒗𝒊