“La casa dei nonni”: il nostro progetto di accoglienza è nel Salmo 84
“Quanto sono amabili le tue dimore Signore…”
Ho realizzato che per spiegare l’esperienza della “casa dei nonni” in poche parole, posso farmi aiutare dai versetti di questo meraviglioso salmo, perché – credo che in tanti ne abbiamo fatto esperienza una volta o l’altra nella nostra vita, e magari proprio nella casa dei nostri nonni- non c’è nulla di più amabile di una casa che sia abitata dal Signore, nulla che possa scaldare un’anima più del semplice focolare di una chiesa domestica, nulla di più rassicurante di un luogo dove si possa respirare l’amore di Dio nella cura e nell’attenzione riposte anche nelle cose più piccole, più semplici, che ti vengono offerte semplicemente per farti stare bene, nulla che ci sappia parlare meglio di Dio di un posto bello, perché sempre e ovunque la bellezza parla all’uomo dell’Amore di Dio!
“passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente…”
La nostra idea è nata in un tempo di lutto, quando i miei genitori, i nonni dei nostri cinque figli, sono tornati alla casa del Padre, e la loro casa all’improvviso è rimasta vuota. Ci eravamo trasferiti da pochi anni entrambi, sia noi che loro, in una nuova abitazione, una casetta bifamiliare: noi sopra e loro sotto. L’idea era di vivere vicini, di condividere le nostre vite, di permettere ai ragazzi di vedere più spesso i nonni, e viceversa, e di poterli accompagnare in questo ultimo tratto della loro vita. Il Signore lo ha permesso, ed è stata davvero una grazia per tutti…
Che fare ora con questa casa? Che fare di tutti i loro bei mobili…i bei libri del nonno, le deliziose tazzine di porcellana della nonna, le foto dei bisnonni e dei trisnonni…cosa fare dei ricordi di una vita? Come fare affinché tutto questo non andasse sciupato e, soprattutto, come poter condividere questa abbondanza con
chi ci era vicino? E’ qui che si è fatta strada in noi l’idea di far continuare a vivere la casa dei nonni, così come era, come un luogo da aprire a chi avrebbe “bussato”: un luogo dove avremmo potuto realizzare un progetto “formato-famiglia” dedicato all’accoglienza cristiana, in tutte le forme che il Signore ci avrebbe ispirato …
“anche la prima pioggia l’ammanta di bendizioni…”
Abbiamo inaugurato il nostro progetto con una festa, in forma di open-day, nel giorno dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre del 2021. Fin dal primo mattino
avevamo capito che sarebbe stato inesorabilmente un giorno di pioggia continua e questa cosa ci destava non poche preoccupazioni. Eravamo in un tempo in cui il
Covid ancora serpeggiava per le case, le feste erano permesse, ma ancora venivano sconsigliati gli assembramenti e noi, che avevamo il desiderio di condividere
questa cosa proprio con tutti, avevamo di fatto inviato la nostra lettera di invito a tutti, ma davvero TUTTI (perché quello che avevamo deciso di far nascere aveva a
che fare con una grazia, ed ogni grazia, come ogni provvidenza, chiama alla condivisione con una forza irresistibile!). Un bel guaio, dunque, la pioggia….e invece no!! Gli amici sono venuti, forse non tutti, ma tanti, tantissimi; hanno condiviso con noi una giornata indimenticabile: piovosa si, ma incredibilmente calda e ricca di luci, di colori e di profumi…era il Natale!! Nella “casa dei nonni” tanti amici amati, tanti visi ritrovati, tante voci, tante risate…e la giornata è volata via come un incanto, tra i pancakes preparati a rotazione dai ragazzi, le infornate continue di pizze e di focacce, il laboratorio dei biscotti di Natale per i bambini, il mercatino di Natale con i manufatti di tante amiche dalle mani d’oro…e poi, ecco, a fine giornata la cosa più bella: don Erick, il nostro parroco, che viene e benedice la “casa dei nonni”. Glielo avevamo chiesto noi di venire, è vero, ma avevamo pensato a una cosa semplice, come a Pasqua quando si benedicono le case….e invece no! Appena arrivato in salotto, in mezzo a tutti gli ospiti, Don Erick ha tirato fuori dalla tasca un libricino rosso ed ha dato vita ad una vera e propria cerimonia solenne, illuminata dalla Parola e corollata di preghiere… …in una giornata piovosa una benedizione solenne su tutti noi e sul nostro progetto: una grazia, ancora!!
“Cresce lungo il cammino il Suo vigore…”
dunque è passato più di un anno ormai dall’inizio della nostra avventura e non saprei da dove iniziare per raccontare tutte le emozioni legate alla storia che stiamo
vivendo e alle persone che abbiamo incontrato…penso non potremo mai scordare nessuno di loro, perché ogni volta si è realizzato un incontro, e ogni incontro ha
dato luogo a un piccolo ma indelebile memoriale… In principio abbiamo rivolto la nostra offerta di ospitalità alla Terapia Intensiva Pediatrica del Gemelli (persone meravigliose…quanto amore e quanta dedizione mettono nella cura dei loro piccoli pazienti!!), ma poi hanno “bussato” anche altri, ognuno con una storia diversa, ciascuno in qualche modo “bisognoso”: un vero dono per noi poter aprir loro la porta della “casa dei nonni”, poterli accogliere e condividere con loro un pezzettino di vita….genitori coraggiosi che hanno combattuto (e che talvolta tuttora combattono) accanto ai loro piccini con una forza ed un amore che non si possono raccontare, portando assieme a loro croci veramente smisurate (e non le mollano mai!), ma anche donne nel pieno di battaglie dolorose contro malattie tanto tanto serie, ragazze, donne e bimbe ucraine a cui la guerra ha tenuto in sospeso la vita per un tempo che ogni volta è parso interminabile, poi pellegrini, seminaristi, missionari, semplici ragazzi in un momento di smarrimento….quante storie, quanta vita è passata da questa casa: quante volte Gesù ha bussato alla nostra porta e quante volte ci ha benedetto con la Sua presenza….quanta gratitudine abbiamo a Dio per tutto questo!!!
“Signore degli eserciti, beato l’uomo che in te confida”
La “casa dei nonni” in realtà ha diverse stanze e per ognuna abbiamo pensato ad una forma di “accoglienza” diversa. Per esempio c’è un salotto in cui ogni tanto si
“rifugia” qualche ragazzo a studiare, c’è una dispensa in cui “accogliamo” viveri e scorte di ogni genere che mettiamo a disposizione delle famiglie e dei ragazzi che
frequentano la casa, una cantina dove “accogliamo” tanti piccoli oggetti e indumenti che provengono da altre case di altri nonni, che sarebbe proprio un peccato buttare e che attendono lì qualcuno a cui possano essere utili. C’è poi un piccolo giardino, al centro del quale troneggia una meravigliosa magnolia giapponese, in cui ci piacerebbe poter accogliere i pellegrini della Via Francigena (per questo c’è ancora da lavorare, ma non perdiamo la speranza di poterlo realizzare davvero prima o poi). L’esercito del Signore dov’è? E’ dietro a tutto questo: un piccolo esercito di amici e amiche, e di fratelli e sorelle nella fede, di cui non possiamo non parlare… braccia, mani e cuori grandi, sui quali sappiamo di poter contare in ogni momento!
Una delle domande ricorrenti che ci pongono le persone che visitano “la casa dei nonni” è: “ma come si sostiene tutto questo?”. Ogni volta la nostra risposta è che,
se è davvero una cosa voluta dal Signore, la porterà avanti Lui, con la Sua Provvidenza, finché vorrà… una sorta di “palestra della fede”, insomma, proprio sotto casa nostra…ce ne sentiamo veramente beati!!
Emanuela Poggioli