Fame d’Amore
Non di solo pane vivrà l’uomo…
Ci sono due modi di sentire fame d’amore e bisogno di affetto e riconoscimento.
Il primo è malato e il secondo quello sano.
Il primo è di chi ha continuamente spasmodica fame di relazioni poiché il suo cuore non è abitato dallo Spirito Santo e riconciliato nella comunione della Trinità. Costui deve guarire la sua ferita come un recipiente che ha delle perdite e va riparato, altrimenti anche se fosse colmato di acqua tutto il giorno, non sarebbe mai colmo ma la il liquido fuoriesce sempre.
Il secondo è di chi ha fame di ciò che lo ha già nutrito. È felice e sereno perché ha gustato quanto è buono l’amore e non cerca se non di nutrirsi nuovamente in modo semplice e gratuito. Questo è amore guarito, liberato e che diventa sempre più pieno. È come un otre che viene riempito poco alla volta. Il recipiente si colma fino ad arrivare all’orlo. E Dio piano piano arriverà a superare l’orlo perché anche al di fuori esca l’abbondanza di questo amore generoso e costruttivo.
Impariamo ad educare la nostra voracità.
Cerchiamo di guarire la bulimia di amore,
preghiamo per chi vive l’anoressia dell’amore
e rivolgiamoci a Cristo Pane Vivo
che ci dà ogni giorno
il pane necessario,
il cibo di amore che ci
fa camminare e non venir meno nel cammino.
Se vivremo così
diventeremo anche noi
pane per gli altri,
Eucaristia vivente.
Sac. Domenico Savio Pierro