Prendersi buona cura di sé, nonostante
Questa mattina mi sono alzata presto, avevo molto da fare.
Preparare il modulo sulla Relazione Consapevole nelle Organizzazioni che terremo con MindfulNetLife all’istituto Lama Tzong Khapa, la presentazione del 12 in cui racconterò del percorso di DeepMindfulness e R.E., fare il punto sulle sessioni individuali del mese,
oltre a tutto il resto (𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒆’ 𝒓𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂, dico fra me e me).
Da come ho messo piede giù dal letto la mia mente ha iniziato a programmare, finire progetti, definire scalette, chi e come contattare,
tutto senza rendermi conto di cosa ci fosse in me e intorno a me.
Eccoti dannata forza del fare a discapito della presenza: Buongiorno!
Ho guardato fuori,
bella luce, forse malinconica, un po’ di nebbia “ma il sole si intravede”.
Ok, penso, inizio un moto contrario alla forsennata bulimia del fare,
esco a farmi una passeggiata nel silenzio: dopo la mente sarà più calma e concentrata.
Un’oretta a sentire i miei passi, il mio respiro, il suono delle campane, incontri mattutini con chi porta a spasso il cane.
Sono di ritorno ora, pronta a vivere il giorno con calma concentrata con la mente-cuore che sorregge tutto con più armonia e naturalezza.
Mi dico e Ti dico:
Un passo dopo l’altro tutto accade. Datti il tempo.
Ora pane burro e marmellata ha un gusto diverso.
𝑺𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒐 𝒔𝒊𝒄𝒖𝒓𝒊 𝒅𝒊 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒗𝒆𝒓𝒆 𝒎𝒂𝒊 𝒊𝒍 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒆𝒓𝒄𝒊 𝒃𝒖𝒐𝒏𝒂 𝒄𝒖𝒓𝒂 𝒅𝒊 𝒏𝒐𝒊?