Un bel pomeriggio di Musica
Domenica ho ascoltato il tradizionale concerto, che ci è stato proposto dal nostro Corpo Musicale S.Cecilia, in occasione della ricorrenza del 4 novembre. Sono stati bravissimi e mi piace esprimere le emozioni, le sensazioni provate, le riflessioni fatte durante e dopo il concerto.
Anzitutto la musica è un linguaggio universale che può aiutare la costruzione della pace. E oggi ne abbiamo un gran bisogno. Penso soprattutto ai giovani per i quali il linguaggio della musica è un elemento fondamentale dell’esistenza e del conoscere. Ancora: viviamo in un mondo stonato che sa di dolore, di sporco, di egoismo, di solitudine, di violenza. La musica ha il potere di cancellare, almeno per un po’, ogni preoccupazione, ogni pensiero, ridare persino un poco di allegria. E in questi tempi duri per noi è un balsamo.
Amo ascoltare la musica quando tutto tace attorno a me e dentro di me. Ad occhi chiusi, lasciando che la musica mi pervada e si fonda nel cuore e nella mente. Tuttavia assistere a un concerto insieme ai familiari, agli amici è occasione di incontro che diventa un bene relazionale perché si condividono le stesse emozioni, gli stessi sentimenti.
Guardavo l’orchestra. Ogni orchestrale contribuisce a formarla con il proprio strumento, con il proprio talento. Per tutto il tempo del concerto suonano insieme ottenendo un suono magico: l’armonia. Fare musica insieme aiuta ad andare oltre i confini delle diversità culturali, delle ideologie, delle etnie…. Quando si suona in un’orchestra non si vede l’altro, chi non la pensa come te, qualcuno diverso da te ma solo una persona con la quale fai musica insieme.
Per questo la musica unisce.
Grazie Corpo Musicale S.Cecilia per il bel pomeriggio che ci ha fatto trascorrere insieme.