Noi siamo la continuazione e non la copia di chi ci ha preceduto
In questi giorni in cui si ricorda chi ha lasciato il corpo portando con umiltà e gentilezza un fiore, invito a riconnetterci con forza alle radici da cui proveniamo. Le donne tutte che ci hanno generato che hanno aperto varchi e insegnato i segreti del vivere, gli uomini tutti da cui proviamo che ci hanno accompagnato facendoci strada.
C’è una pratica bellissima e di una potenza incredibile, insegnata da Thich Nhat Hanh, si chiama “𝑻𝒐𝒄𝒄𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝑻𝒆𝒓𝒓𝒂”. Riporta la nostra attenzione ai nostri avi, alle nostre radici. Aiuta a prendere nutrimento dalla nostra storia e a lasciare ciò che non sentiamo più appartenerci. Nella filosofia buddhista si parla di 𝒏𝒐𝒏 𝒊𝒅𝒆𝒏𝒕𝒊𝒕𝒂’ 𝒏𝒐𝒏 𝒂𝒍𝒕𝒆𝒓𝒊𝒕𝒂’: 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒖𝒏 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒐.
𝘕𝘰𝘪 𝘴𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘱𝘪𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘪 𝘩𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘥𝘶𝘵𝘰.
Quando ci guardiamo in profondità possiamo dirci “Ecco, io non sono mia madre, sono la continuazione di mia madre,
Ecco, io non sono mio padre, sono la continuazione di mio padre”.
Questi giorni possono essere una buona occasione per meditare sulle nostre radici, prendendo dalla terra le virtù della storia da cui proveniamo, lasciando andare alla terra gli errori compiuti che non vogliamo più tramandare.
“𝑺𝒆 𝒊𝒍 𝒓𝒂𝒎𝒐 𝒗𝒖𝒐𝒍𝒆 𝒇𝒊𝒐𝒓𝒊𝒓𝒆
𝒐𝒏𝒐𝒓𝒊 𝒍𝒆 𝒑𝒓𝒐𝒑𝒓𝒊𝒆 𝒓𝒂𝒅𝒊𝒄𝒊”
𝑻𝒊𝒕𝒊𝒏𝒈𝒂 𝑷𝒂𝒄𝒆𝒓𝒆
𝘔𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘢 𝘝𝘪𝘵𝘢𝘭𝘪
𝘔𝘪𝘯𝘥𝘧𝘶𝘭𝘯𝘦𝘴𝘴 𝘊𝘰𝘶𝘯𝘴𝘦𝘭𝘰𝘳
& 𝘓𝘪𝘧𝘦 𝘊𝘰𝘢𝘤𝘩
𝑺𝒕𝒖𝒅𝒊𝒐 𝑺𝒂𝒍𝒐𝒕𝒕𝒐 𝑴𝒊𝒏𝒅𝒇𝒖𝒍𝒏𝒆𝒔𝒔
𝑷𝒆𝒓𝒄𝒐𝒓𝒔𝒊 𝑬𝒗𝒐𝒍𝒖𝒕𝒊𝒗𝒊