A Roma sarà inaugurata “la bolletta sospesa”
«Rafforzare la speranza». Il cardinale vicario Angelo De Donatis ripropone alla diocesi l’esortazione del Papa, in vista della sesta Giornata mondiale dei poveri, il prossimo 13 novembre. La sesta edizione di questo appuntamento «giunge in un tempo segnato dalla sofferenza », rileva, in «un mondo in apprensione per quanto sta accadendo nel martoriato territorio ucraino. Viviamo in un contesto segnato anche dalle numerose guerre regionali in atto da tempo, dalle conseguenze di oltre due anni di pandemia di Covid-19, dai gravi effetti economici e sociali della crisi energetica che sta colpendo molte regioni nel mondo – prosegue il porporato -. Papa Francesco, ci esorta nel Messaggio in preparazione della Giornata, riprendendo le parole dell’apostolo Paolo, a tenere lo sguardo fisso su Gesù, il quale “da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2Cor 8,9)».
Si tratta, insomma, di tramutare questo tempo in «un’opportunità di grazia, per fare un esame di coscienza personale e comunitario e domandarci se la povertà di Gesù Cristo è la nostra fedele compagna di vita», sono ancora le parole del pontefice. Di qui la proposta di De Donatis alla Chiesa di Roma, nell’ambito di «un percorso di sensibilizzazione e di animazione pastorale che va ben al di là di una data o di un evento particolare», coinvolgendo «il numero più ampio di fedeli». L’obiettivo è quello di «farsi prossimo a chi è in condizioni di difficoltà». Tre allora i segni proposti dal vicario del Papa. Il primo: una «Messa comunitaria alla quale invitare tutti i nostri fratelli e sorelle cristiani che ricevono sostegno e aiuto, per celebrare con loro e con le nostre comunità parrocchiali». Quindi, «la promozione di momenti conviviali e di condivisione comunitaria, del pasto o di momenti ludico-ricreativi, in occasione dei quali quello che conta è il reciproco ascoltarsi e raccontarsi. Vivere con loro, e non tanto organizzare per loro». Il terzo segno: un atto di solidarietà concreta, «una raccolta straordinaria di offerte da destinare al Fondo famiglia della Caritas diocesana, finalizzato proprio al sostegno delle persone e delle famiglie in maggiori difficoltà di fronte alla crescita esponenziale. La raccolta – spiega il vicario del Papa -può essere frutto di una giornata di digiuno, raccolta straordinaria, un’offerta libera per “una bolletta sospesa”, o altri segni di condivisione».
Guardando ai prossimi mesi, il cardinale osserva che «a Roma, come nel resto del Paese, per un numero sempre maggiore di persone e famiglie sta venendo meno la possibilità di pagare le rispettive bollette di consumo di energia elettrica e del gas. Il mio pensiero non può non andare alle famiglie fragili che si trovano in difficoltà su questo: anziani soli, bambini piccoli, malattie gravi e varie disabilità». Accanto alla raccolta da promuovere in occasione della Giornata mondiale dei poveri poi c’è «l’esigenza di far crescere la consapevolezza che occorre cambiare le nostre abitudini di consumo, nelle nostre case, nei posti di lavoro, negli ambienti che frequentiamo. “La povertà di Cristo ci rende ricchi”, ci ricorda il nostro Vescovo nel suo messaggio. “La ricchezza di Gesù è il suo amore, che non si chiude nessuno e a tutti va incontro, soprattutto a quanti sono emarginati e privi del necessario”. Grati al Signore per aver condiviso con noi la sua ricchezza – conclude De Donatis -, lo imitiamo nel nostro piccolo, condividendo il poco che ciascuno di noi ha».