Diventare volontaria dei Centri di Aiuto alla Vita
Lo ricordo come fosse ieri, era un giovedì pomeriggio, il cielo era plumbeo e io sorseggiavo la mia tisana in compagnia di Sandra, un’amica di vecchia data con cui spesso mi trovavo a parlare, a condividere attività parrocchiali.
Quel giorno ero un po’ abbattuta, l’isolamento dei mesi precedenti, la mia routine travolta (come quella di tutti) da una pandemia che aveva azzerato tutto. Non avevo più gli impegni di una volta che mi facevano sentire viva, impegnata, in compagnia…
Così, quel pomeriggio, dopo essermi aperta con Sandra, lei mi ha rivolto l’invito a partecipare insieme al Convegno Nazionale del Movimento Per la Vita Italiano, che si sarebbe svolto in crociera due mesi dopo.
Ricordo che ogni anno lei aveva questo impegno fisso, più volte me l’aveva proposto, ma a dire il vero declinavo sempre l’invito, ritenendolo qualcosa di estraneo ai miei interessi.
Lo scorso anno ho accettato, in fondo era un’occasione per stare in sua compagnia e conoscere belle persone. Insomma, perché no?
Ho accettato l’invito, sono partita con qualche timore ma da subito mi sono sentita a casa, nel posto giusto. Non ero in mezzo ad estranei, mi sembrava di essere un po’ in famiglia, il clima era accogliente e cordiale.
Ho trascorso tre giorni ascoltando le varie relazioni, più ascoltavo, più mi innamoravo di questo mondo. Ciascuno raccontava la sua esperienza e mi colpiva come tutti fossero perfettamente inseriti, mettendo a servizio i propri talenti in favore delle mamme.
Tornata a casa ho chiesto a Sandra di frequentare il corso come operatrice CAV ed è iniziata finalmente la mia avventura. Ora sono anche io volontaria CAV, sono entrata a far parte di questa meravigliosa famiglia che è il MPVI e sento che ogni storia, ogni mamma, è un dono grande che mi arricchisce tanto.
Nel servizio ho ritrovato me stessa e ora… Aspetto solo di iscrivermi al nuovo Convegno!
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