C’era una volta il principe azzurro
(di Alberto Pellai). Siamo persone e in quanto tali abbiamo sentimenti ed emozioni. Spesso la cultura o le aspettative sociali o gli stereotipi di genere ci fanno credere di essere non conformi a ciò che gli altri si aspettano da noi e perciò ci adeguiamo a ciò che gli altri ci dicono di essere. E così facendo, rischiamo di perderci: a noi stessi e con noi stessi. Perché ciò che più conta è essere veri, profondamente veri. E questo non può essere deciso da nulla e da nessuno al nostro posto. E’ questo il messaggio principale veicolato dal cartone: C’ERA UNA VOLTA IL PRINCIPE AZZURRO, che vi consiglio di visionare con i vostri figli/figlie in queste settimane estive.
E’ un cartone che racconta la storia di Filippo Azzurro, un Principe Azzurro come quello delle favole, che non vuole essere, come accade nelle trame classiche delle fiabe per bambini, il salvatore di tutte le giovani donne in difficoltà. Che cosa è il vero amore? Che cosa significa incontrarlo? E che cosa andiamo cercando, quando diciamo di esserci innamorati di una persona?
Il cartone è davvero interessante perché per la prima volta mostra un uomo intento a porsi questo genere di domande esistenziali. Un uomo desideroso di sottrarsi al desiderio di conquista per pervenire ad una relazione affettiva in cui ciò che conta non sono i ruoli, il prestigio sociale o le ricchezze bensì la connessione emotiva e la capacità di creare vera intimità con chi scegliamo di avere a fianco nel nostro percorso di vita.
Il principe incontrerà il vero amore non nell’incontro con la classica principessa ma nel confronto con Lenore che gli permetterà di salvare se stesso e tutto il suo regno dal maleficio del non amore, avvenuto per il sortilegio di Nemesi, strega malvagia. “C’era una volta il principe azzurro” è il film del mese per la rubrica “Schermi di famiglia” che mensilmente curo per il magazine Family Health. Cartone consigliato per bambini e bambine, ma anche per preadolescenti e adolescenti. Se volete leggere la scheda completa del film, cliccate sul link associato a questo post.