La solidarietà a Tarquinia non è andata in vacanza
Anche durante i mesi estivi, l’associazione, ha assicurato, a tanti bisognosi, i servizi di distribuzione dei prodotti alimentari, igienico sanitari e di vestiario.La Cittadella, a Tarquinia, sede centrale di Semi di pace, è stata un punto di riferimento per l’accoglienza e il coordinamento degli aiuti.
Numerosi i volontari che si sono resi disponibili per assicurare i preziosi servizi che hanno raggiunto persone in molti Comuni (Tarquinia, Canino, Capodimonte, Valentano, Arlena di Castro,Tuscania, Montefiascone, Viterbo, Latina, Cisterna di Latina, Crevalcore).
Oltre ad un numero sempre più crescente di italiani che si rivolgono alle nostre strutture, al momento 430, compresi gli utenti provenienti da altri Paesi ma residenti in Italia (Nigeria, Marocco, Tunisia, Benin, Ghana, Ciad, Senegal, Rep. Dem. del Congo, Romania, Albania, Francia, Brasile, Argentina, Colombia, Venezuela, India, Filippine, Indonesia), contemporaneamente seguiamo 635 rifugiati ucraini accolti in Italia.Evidenziamo anche la disponibilità delle aziende agricole di Tarquinia, Mancinelli e Viscarelli, che offrono, periodicamente, ortaggi e frutta all’emporio della solidarietà della Cittadella.
Unitamente alla distribuzione dei viveri, inoltre, si è avviato il centro di ascolto per tutti gli assistiti, da parte di un gruppo di volontari, per poter meglio intervenire nelle diverse situazione di necessità.
Il progetto è realizzato grazie al contributo della Regione Lazio con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Comunità solidali 2020” (Accordo di programma sottoscritto tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Lazio, ai sensi degli articoli 72 e 73 del d.lgs. 117/2017 – Codice del Terzo settore).