42esimo Semi di Pace: Fra Emanuele ci ricorda che Gesù ci sussurra all’orecchio le prossime iniziative da fare
Cari amici, fratelli e sorelle, siete riuniti presso la cittadella di Semi di pace per il 42simo anniversario. Devo dire che la fondazione è due anni più grande di me e sono anche felice che a presiedere la santa celebrazione è il mio confratello Hose Rodriguez Carballo arcivecovo, l’ex ministro generale che è stato anche un paio di volte in Ucraina.
Quello che mi commuove è il fatto che in questi 42 anni della vostra storia, della vostra missione, ha trovato posto anche il mio paese, come sappiamo adesso, duramente provato.
Credo che sia difficile per l’uomo fare un bilancio, un resoconto della sua attività e nel campo come il vostro perchè non si saprà mai i numeri delle persone, delle situazioni a cui siete venuti incontro, a cui avete teso la vostra mano e a cui avete donato il vostro cuore, oltre ad aiuti molto concreti.
Però ci consola il fatto che il Signore Gesù ha una calcolatrice, sì, una calcolatrice particolare. Se lui riesce a contare i capelli sul nostro capo, figuriamoci tutte le nostre opere, anche quelle già fatte e anche quelle che sono da fare, lui le sa già tutte.
E sono convinto che è proprio lui che ve le sta dettando all’orecchio e a quello di dottor Luca di sicuro perché a lui non manca mai questa creatività operosa ed evangelica, quindi sarà il Signore a dettargli all’orecchio proprio quello che deve fare.
Il Signore non abbandona mai i suoi figli, ecco perché egli fa nascere le opere buone perché conosce chi ne sarà il destinatario. Che bella armonia.
L’uomo opera e il Signore ti manda coloro che approfitteranno del tuo lavoro, della tua missione. Che bella armonia.
E ringrazio a voi che l’avete scoperta perché questa armonia la state vivendo e la promuovete.
Ora da un po’ di mesi che vi seguo su facebook e vi devo confessare una cosa, per me le foto più belle sapete quali sono? Sono le foto dove ci sono i giovani insieme agli adulti. In tanti vostri progetti come vedo, sono coinvolti anche i giovani e questo mi fa tanto piacere, perché questa è la maniera più bella, anche dal punto di vista pedagogico, di far crescere l’amore fraterno, di inculcare nelle persone quell’amore fraterno, sensibilità, carità e tanto altro.
Chi ha teso la propria mano per offrire un aiuto, non la alzerà mai per arrecare danno al prossimo.
Ecco credo che in queste parole sono riuscito a racchiudere quello che adesso sento, che provo nel mio cuore, buon cammino, buona festa e pace e bene
Fr. Emanuel Sabadakh OFM. Frate Minore
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