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YHWH

C’è stato un momento in cui Mosè ha avuto il coraggio di chiedere a Dio: ”Come ti chiami?”. E Dio è stato gentile da rispondergli dicendo che il Suo nome è YHWH. Nel corso del tempo abbiamo aggiunto arbitrariamente una “a” e una “e” per ottenere YaHWeH ma gli studiosi della Bibbia come anche i Rabbini hanno notato che le lettere YHWH rappresentano suoni respiratori o consonanti aspirate.

Se pronunciato senza vocali intermedie, in realtà suona come il respirare. YH (inspira): WH (espira). Così il primo pianto di un bambino, il suo primo respiro, pronuncia il nome di Dio.

Un profondo sospiro chiama il Suo nome – o un gemito o un sussulto troppo pesante ed opprimente per delle semplici parole. Anche un ateo pronuncia il Suo nome, ignaro che il suo stesso respiro dà un riconoscimento costante a Dio. Allo stesso modo, una persona lascia questa terra con il suo ultimo respiro, quando il nome di Dio non sta più riempiendo i suoi polmoni. Quindi, quando non posso pronunciare nient’altro, il mio grido sta chiamando il Suo nome?

Essere vivo significa che pronuncio il Suo nome costantemente. Quindi, si sente più forte quando sono il più silenzioso possibile? Nella tristezza, respiriamo pesanti sospiri. Nella gioia, i nostri polmoni sembrano quasi scoppiare. Nella paura tratteniamo il respiro e dobbiamo sentirci dire di respirare lentamente per aiutarci a calmarci. Quando stiamo per fare qualcosa di difficile, facciamo un respiro profondo per trovare il nostro coraggio. Quando ci penso, respirare è lodarlo. Anche nei momenti più difficili!

È così bello e mi riempie di emozione ogni volta che ne colgo il pensiero. Dio ha scelto di darsi un nome che non possiamo fare a meno di pronunciare in ogni momento in cui siamo vivi. Tutti noi, sempre, ovunque. Svegliare, dormire, respirare, con il nome di Dio sulle nostre labbra.

Sandra Thurman

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