Non giudicare gli altri ma comunicare con loro illuminandosi a vicenda
Il vangelo di questa domenica pone il focus sulla terribile tendenza dell’uomo a giudicare i suoi fratelli. Quanta presunzione esprime questa tendenza e quanti errori commette.
Si giudica la pagliuzza dimenticando la trave, si dividono i buoni dai cattivi, si catalogano le persone, si giudica in base a criteri insufficienti, a notizie non verificate. Facciamo il semplice esercizio di vedere con quali fondamenti emettiamo i nostri giudizi.
Tutto questa superficialità è poi ulteriormente aggravata dall’egoismo e dall’ignoranza personale.
Diciamolo con forza: bisogna interrompere questa catena, rinunciando a fare i conoscitori del bene e del male negli altri, e di conseguenza accettandoli come sono. Scoprendo la via del perdono vero, rivelando così il perdono che Dio dà a tutti senza distinzioni.
Per costruire insieme una comunità cristiana, gli uomini si illuminano e si aiutano vicenda anche con la parola. La comunicazione è essenziale per la comunione tra le persone. Perciò essa deve essere franca e sincera, altrimenti gli uomini riproducono l’esito di Babele, dove le persone non si capiscono e non si amano.
L’VIII comandamento, sempre valido, protegge proprio la verità delle relazioni tra le persone. Ma la sincerità non basta, deve avere una qualità superiore, deve essere capace di esprimere il messaggio che viene da Dio, il suo amore. Quindi la verità si comunica nella carità, non si usa mai come una clava per ferire le persone. Dobbiamo lasciarci trasformare dalla parola di Dio, che ci fa prendere coscienza del nostro limite e del nostro peccato. Solo così possiamo parlare agli altri con parole evangeliche e non ipocrite. Siamo sempre un po’ lontani da questo obiettivo, ma con la potenza dello Spirito possiamo iniziare un cammino di trasparenza e di gioia.
Buona domenica !