Nonostante tutto…continuiamo a gettare le reti sulla Tua parola
La pesca miracolosa è il lavoro che tutti i giorni la Chiesa deve compiere nel mondo: pescare ovvero portare gli uomini a Cristo. Il racconto richiama una forma di organizzazione della Chiesa. Gesù stesso sceglie una barca, dà indicazioni a Pietro, il quale deve esprimere la sua fede. I compagni poi vengono ad aiutare per raccogliere i pesci. Pietro riconosce la santità di Gesù e ne resta intimorito. Ma Gesù non vuole intimorire nessuno, perché il suo progetto non è quello di condannare, ma quello di farci somiglianti a lui. Siamo chiamati a diventare santi come è santo Gesù.
Che dire oggi di questo miracolo, quando in Occidente sembra che la Chiesa non riesca a pescare? Gli uomini d’oggi sembrano essere occupati in altre faccende che non quella del significato della vita, e in quella della qualità del proprio amore. La Chiesa stessa sembra quasi disinteressata all’annuncio e si amministra solo l’esistente con pochi slanci missionari. La risposta è nelle parole di Pietro: abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti.
Gettare sempre le reti, con la convinzione che Cristo è il vero tesoro di ogni uomo e conoscerlo significa entrare nella vita vera. Rispettare la libertà e la coscienza delle persone non significa smettere di testimoniare e di invitare al cammino della fede cristiana. Ovviamente tutto deve avvenire nella libertà. Ma la libertà stessa è valorizzata, quando si fa la proposta della buona notizia di Gesù. Perciò anche oggi il credente deve rinnovare la fiducia nelle parole del Maestro e non cessare di esser apostolo della fede. I frutti verranno quando sembrerà giusto a Dio. A noi tocca lavorare per il suo Regno.
Buona domenica!