“Doc – Nelle tue mani – Stagione 2” – presentazione
Arriva finalmente sugli schermi la seconda stagione della co-produzione RAI FICTION – LUX VIDE, prodotta da Matilde e Luca Bernabei. Anche stavolta la serie si sviluppa in otto prime serate, per un totale di sedici episodi, per la regia di Beniamino Catena e Giacomo Martelli, a partire da giovedì 13 gennaio su Rai1.
CAST ARTISTICO
Luca Argentero (Andrea Fanti), Matilde Gioli (Giulia Giordano), Pierpaolo Spollon (Riccardo Bonvegna), Alice Arcuri (Cecilia Tedeschi), Sara Lazzaro (Agnese Tiberi), Simona Tabasco (Elisa Russo), Alberto Malanchino (Gabriel Kidane), Beatrice Grannò (Carolina Fanti), Marco Rossetti (Damiano Cesconi), Silvia Mazzieri (Alba Patrizi), Elisa Di Eusanio (Teresa Maraldi), Giovanni Scifoni (Enrico Sandri), Gaetano Bruno (Edoardo Valenti), Gianmarco Saurino (Lorenzo Lazzarini), Giusy Buscemi (Lucia Ferrari), Massimo Rigo (Umberto Caruso), Lorenzo Frediani (Massimo Gentile), Pia Lanciotti (Fabrizia Martelli).
CAST TECNICO
Regia di Beniamino Catena (episodi 1-8) e Giacomo Martelli (episodi 9-16). Soggetto di serie e supervisione alle sceneggiature di Francesco Arlanch e Viola Rispoli. Musiche di Tony Brundo. Costumi di Giorgia Guglielman. Scenografia di Mauro Paradiso. Montaggio di Michele Soffientini (episodi 1-8 e 13-16) e Davide Miele (episodi 9-12). Direttore della fotografia: Napoleone Carbotta.
“Doc – Nelle tue mani” nella sua prima stagione ha subito ottenuto una forte fidelizzazione in vaste fasce di pubblico sin dalla prima messa in onda, dal 26 marzo 2020. Le riprese erano iniziate nel settembre 2019, per poi interrompersi ad inizio primavera 2020 a causa della pandemia Covid. Ad inizio luglio 2020, grazie al regredire temporaneo del virus, si sono potute riprendere e concludere le riprese della prima serie, girata ed andata in onda in due tronconi, ma dimostrando – proprio per questa necessaria anomalia – tutta la fidelizzazione di una notevole fascia di pubblico che, stando agli studi dei dati di ascolto, appare essere di valore socio-culturale prevalentemente da medio ad alto, e con un interesse sul territorio nazionale molto omogeneo, cosa nient’affatto scontata. Da ricordare che l’ultimo episodio è stato visto da oltre otto milioni di telespettatori, un successo trionfale, con numeri da altri tempi, quando non c’era ancora l’enorme parcellizzazione di ascolti tra tantissimi canali in chiaro, molti altri a pagamento, e sempre più numerose piattaforme, che hanno pressoché dimezzato gli ascolti della tv generalista nei soli ultimi vent’anni.
Le riprese di questa seconda stagione sono iniziate a metà maggio 2021, senza necessità di soste particolari, grazie alla nuova remissione estiva dei casi di Covid e, pertanto, delle relative restrizioni.
È il caso di ricordare la storia della prima stagione, per meglio prepararsi alla visione della seconda, dopo aver ricordato che la prima è già stata vista ed apprezzata in Francia, Spagna, Portogallo, Slovenia, Brasile, Messico, ed è già stata acquistata da diversi altri Paesi, in cui sta per andare in onda. Nella prima stagione di “Doc – Nelle tue mani” abbiamo seguito le vicissitudini del dottor Andrea Fanti, primario del reparto di Medicina Interna del Policlinico Ambrosiano, a partire dal colpo di pistola che gli ha cancellato dodici anni di memoria. A causa di questa amnesia il dottor Fanti ha dunque dovuto ricostruire la sua vita. L’abbiamo visto riscoprire la bellezza del lavoro in corsia, perché essere stato paziente ha rivoluzionato il suo approccio alla cura. Egli ha abbandonato l’atteggiamento freddo e distaccato che aveva da primario, per tornare ad essere un medico fortemente empatico, completamente dedito all’ascolto del paziente. Ma Doc, come lo chiamano tutti, non è stato pienamente reintegrato nell’organico dell’ospedale; considerata la sua condizione, può ricoprire soltanto il ruolo di aiutante degli specializzandi, pur risultando decisivo nella soluzione di molti casi clinici molto delicati. Al termine della stagione l’abbiamo lasciato diviso fra due donne: Agnese, la moglie da cui non ricordava di aver divorziato e che continua ad amare, e Giulia, l’assistente con cui ha scoperto di aver iniziato una relazione, ma della quale dopo l’incidente non sapeva più nemmeno il nome. Il dottor Marco Sardoni, che ne ha preso il posto, teme e contrasta in ogni modo il recupero di Fanti, finché tutto il suo castello di menzogne e reati viene scoperto, comportandone l’arresto e l’uscita definitiva di scena.
La seconda stagione, come e più della prima, parlerà di speranza raccontando l’esperienza della malattia come quella di una seconda occasione. Racconterà come Doc ed il suo reparto, dopo essere stati in prima linea nella guerra contro il Covid, ricominciano a prendersi cura, con tutta l’empatia di cui sono capaci, dei pazienti che si affidano a loro in cerca di una diagnosi e di una guarigione. Ognuno dei protagonisti sarà chiamato necessariamente a cominciare una nuova vita. E nella grande avventura del ritorno alla normalità la posta in gioco non sarà più soltanto il futuro di Doc, come nella prima stagione, ma il futuro dell’intero reparto. Dopo l’arresto di Sardoni, in reparto c’è un nuovo primario. E Doc dovrà difendere il suo team ed il suo metodo di lavoro capace ed empatico con i pazienti contro la decisione del nuovo primario di trasformare il reparto di Medicina Interna in un presidio di vigilanza contro le future pandemie. Il nuovo primario è determinato nel suo obiettivo di stravolgere il reparto; così, Doc capisce che ha un’unica possibilità per salvare il suo metodo ed il suo reparto: affrontare un difficile percorso di test medici e psicologici che gli permettano di recuperare il suo vero ruolo e tornare ad essere primario.
Ci sono diverse new-entry in questa seconda stagione. Cecilia Tedeschi, 46 anni, interpretata da Alice Arcuri; un medico infettivologo brillante, ma più a suo agio in laboratorio che in reparto. A suo tempo fu innamorata di Andrea Fanti, prima che questi si fidanzasse con Agnese. Damiano Cesconi, 34 anni, interpretato da Marco Rossetti, un medico strutturato che arriva da Roma dopo la pandemia, accolto in reparto con diffidenza da parte di Giulia e degli altri, ma lui affronta tutto con leggerezza e distacco, cercando di non farsi coinvolgere troppo. Edoardo Valenti, 46 anni, interpretato da Gaetano Bruno; chirurgo formatosi sotto la guida di Fabrizia Martelli, la madre di Alba, pensa che nella medicina non ci sia spazio per i sentimenti. Sicuro di sé e dal grande spirito pratico, vede ogni operazione come una sinfonia perfetta che lo elettrizza, fino a farlo sentire onnipotente. Lucia Ferrari, 32 anni, interpretata da Giusy Buscemi; una psicologa esperta in disturbi da stress post-traumatico che possa aiutare i medici a tornare alla normalità dopo il Covid. Umberto Caruso, 54 anni, interpretato da Massimo Rigo, è un avvocato, abile mediatore, nuovo direttore amministrativo. Massimo Gentile, 30 anni, interpretato da Lorenzo Frediani; un giovane simpatico ed affascinante che Elisa ha conosciuto durante la pandemia. In realtà, ‘conosciuto’ non è proprio il termine esatto, ma questo è tutto da scoprire; di certo, Massimo è costantemente molto sfuggente.
SINOSSI DELLE PUNTATE (e dichiarazione di uno degli autori della serie sul riferimento iniziale al tema della pandemia in corso)
SERATA 1 – EPISODIO 1 – Una vita nuova
Febbraio 2020. Doc è determinato a tenere insieme la sua squadra che sta andando in pezzi: Giulia si trasferirà a Genova, Lorenzo forse lascerà la medicina, Gabriel è in partenza per l’Etiopia ed anche Elisa non sembra più interessata al reparto. Persino Carolina, che sta per laurearsi, non vuole saperne di Medicina Interna, con grande dispiacere del padre. Il quale nel frattempo sembra non voler rinunciare ad Agnese. Ma un nuovo virus dalla Cina arriva a sconvolgere i piani di tutti.
EPISODIO 2 – La guerra è finita
Tempo dopo, a pandemia finita, le vite di tutti sono stravolte. Mentre Doc sembra intenzionato a lasciare tutto, rifiutando di occuparsi del difficile caso dell’infermiere Giacomo (Giacomo Poretti), in ospedale arriva un nuovo internista, Damiano Cesconi, ed una nuova infettivologa, Cecilia Tedeschi, ma soprattutto un nuovo primario, che sembra pronto a smantellare il reparto dall’interno. Intanto, inizia un’inchiesta sulla responsabilità dei problemi in ospedale durante i mesi dell’emergenza, con Agnese nell’occhio del ciclone. Volutamente, come affermato da Luca Bernabei in conferenza stampa, non si è voluta fare una seconda stagione sul covid, che già – purtroppo – non si parla di altro. Era giusto toccare la tematica internazionale, come internazionale è questa serie, ma anche narrarne la conclusione e tirare dritto nel segno della normalità. Come ha detto in conferenza stampa uno degli autori: “(…) si tratta un po’ della biografia del Paese, perché raccontiamo un evento epocale, cercando però di storicizzarlo e raccontando all’Italia un modo per uscirne, attraverso i nostri personaggi”.
Per mera curiosità, i titoli degli episodi, dal numero 3 all’ultimo, sono: “Sfide” (in cui Andrea Fanti affronta una scelta difficile: per riavere il primariato deve sostenere dei test, ma se fallirà non potrà mai più fare il medico. Ma non diremo più altro, per non ‘spoilerare’ la serie, così tanto attesa dal pubblico italiano), “Quello che sei”, “L’attenzione”, “Il gusto di vivere”, “Fare una scelta”, “Cane blu”, “Streghe”, “Padri”, “Ragioni e conseguenze”, “Gold standard”, “Così lontani, così vicini”, “Senza nome”, “Stigma”, “Mutazioni”. Siete più curiosi di prima? È giusto così: comprendiamo e condividiamo.
Le riprese della serie si sono svolte tra Roma, Milano e Formello; per la location ospedaliera il Policlinico Universitario Bio-Medico di Roma e la collegata università hanno messo a disposizione spazi e tecnologie.
Sempre durante la conferenza stampa, Luca Argentero ha affermato, tra le altre cose, che: “(…) c’è grande senso di responsabilità da parte di tutti nell’interpretare questa serie, ma che alla fine si è tramutato in grande entusiasmo, tanto che siamo tornati sul set con tutti i problemi legati a qualsiasi set, tanto più di sette mesi, con tutta la fatica per chi gestisce per così lungo tempo un gruppo così grande, con tutte le procedure, tutto il protocollo, che c’è dietro la vita di un set, ma tutto si è subito trasformato in entusiasmo, perché abbiamo raccolto un risultato enorme, e quindi tutto si è trasformato in un grande desiderio di fare ancora meglio. Io sono piuttosto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto quest’anno; abbiamo affrontato queste storie con grinta. Complimenti a chi si è aggiunto, perché noi i nostri personaggi avevamo imparato a conoscerli, mentre loro si sono dovuti inserire in un flusso di lavoro piuttosto delicato, e poi va detto che noi abbiamo la fortuna di ricevere delle grandi storie. Gli autori sono qui presenti, li ringrazio perché fondamentalmente il nostro compito è quello di rappresentare al meglio quello che decidono loro, e devo dire che ogni volta che leggiamo i copioni, giriamo le ultime pagine esclamando ‘WOW! È incredibile! Anche in questo episodio si celeranno delle cose pazzesche’. Ci mettono in mano veramente delle splendide storie. (…) Credo di poter dire a nome di tutti che siamo riusciti a creare un bel gruppo, una squadra, una famiglia, un posto dove al mattino è piacevole venire a lavorare”.
È veramente un momento particolarmente ricco e felice per le fiction targate RAI, sempre più di ampio respiro e successo internazionale (non che rappresenti una novità), a partire dalla recente “Blanca”, arrivando all’appena iniziata “Non mi lasciare”, che ha preceduto di soli tre giorni l’inizio della seconda stagione del trionfale, non soltanto in Italia, come già detto, “Doc – Nelle tue mani”, non dimenticando l’estremamente imminente “La sposa”.
Franco Baccarini