Il Vangelo ci insegna a dire no alla corruzione e alla burocrazia che non serve il Bene Comune
Dopo avere sentito la predicazione del Battista, c’è gente che vuole cambiare vita, vuole convertirsi e domanda che cosa dobbiamo fare. Vuol dire che non tutte persone sono morte dentro, ma c’è chi è sensibile al richiamo del bene di Dio. Anche la risposta del Battista è incoraggiante. Infatti, l’attesa del Messia non richiede gesti straordinari, ma chiede di vivere bene i gesti ordinari. I pubblicani sono incoraggiati a non vessare la gente con pretese illegali. Dice ai soldati di non usare la forza per estorcere, quindi no alla corruzione.
Possiamo attualizzare pensando alla burocrazia, quando essa non serve il bene comune. Pensiamo alla gente con un minimo di potere, che usa per vantaggi propri e non per servire gli altri. In Italia siamo specialisti in questo atteggiamento e le parole del Battista ci richiamano alla verità del nostro impegno quotidiano.
Ma dobbiamo anche dire che i gesti ordinari, per essere fatti bene, richiedono una coscienza desiderosa del bene e, prima ancora, desiderosa di dare una buona risposta a Dio. Poi Giovanni mostra la sua aspirazione purificatrice, annunciando la potenza del Messia. Ne annuncia il fuoco purificatore, per la punizione dei peccatori. Al momento il Battista non conosce la dolcezza e la misericordia di Gesù, che pur nella precisione delle sue esigenze d’amore, offre a tutti gli uomini un cammino di rinnovamento e salvezza. Gesù lo correggerà dolcemente, quando sarà lui a prendere in mano la predicazione del regno di Dio.
Buona domenica!