Valentino Rossi: nessuno come lui
Ho 46 anni (numero ricorrente…) e sono convinto che nessuno sportivo sia riuscito a togliersi soddisfazioni ed ottenere sonore rivincite come ha fatto lui. Rivincite come con “mamma” Honda, incredula e superba “lei”, che quel ragazzino oramai uomo potesse vincere altrove e poi la “follia” Yamaha…”quella” che nessuno voleva o sapeva guidare e far andar forte.
“Pensa se non ci avessi provato” titolava il suo libro autobiografia. La storia delle vittorie e delle strepitose battaglie vinte con la M1 da lì in avanti la conosciamo un po’ tutti.
Vale è riuscito a far abbracciare ad una folla immensa il motociclismo sportivo mondiale, anche a chi non è, come me, motociclista da più di 30 anni, cresciuto con l’amore per la moto e Rossi come mito. E allora a Misano e al Mugello ogni qualvolta si è potuto (quest’anno 2 volte a Misano!), con mia moglie e mio figlio (che la passione però ce l’ha per la musica) ma Vale insegna che la determinazione e la passione applicata in qualsiasi campo porta a grandi cose: con le moto, con la musica e così nella vita…un esempio da seguire.
La natura gli ha donato il talento, al resto ci ha pensato lui.
Egoisticamente vorremmo che continuasse a correre per sempre, credendo di non poter sopportare il dolore del suo ritiro, ma è ora di iniziare per lui una nuova vita e dobbiamo essere felici di lasciarlo andare, consapevoli del privilegio avuto di vivere nell’epoca di Valentino Rossi, pilota e uomo, che ha oltrepassato il confine del proprio sport per diventare un mito per tutti.
Grazie Dottore è stato stupendo.
Paolo Blasi