Quanto ci costa essere autentiche?
Osservo ammirata le donne quando si siedono davanti a me e mettono a nudo la loro anima.
In mezzo ad una guerra sanno fermarsi e osservare la profondità del proprio sentire con quello stupore candido e feroce di cui solo una donna è capace.
Ci si siede una di fronte all’altra, ci si guarda.
Il silenzio non è imbarazzo,
è costruzione.
Come se la donna diventasse di nuovo madre
Madre di se stessa.
Quanto ci costa essere autentiche e fedeli a noi stesse?
Quanto ci costa realizzarci oltrepassando le convenzioni?
Sentiamo da subito quella forza di appartenenza ad un disegno più ampio,
così occupiamo gli anni cercando di tenere ogni istinto e ogni volontà in equilibrio.
Forse perché la ribellione costa fatica, forse per abitudine
ma non per felicità.
Poi ad un certo punto qualcosa si spezza e si inizia a camminare su una strada
nuova ma che, finalmente, ci suona familiare.
Che altre donne, infinite donne, hanno camminato prima di noi.
Con fatica con fierezza con presenza.
E pian piano fra lacrime e sorrisi
cellula dopo cellula
ci riapparteniamo.
Con quella forza gentile e quella delicatezza che solo la donna sa,
perché si è allenata tante vite a esserci in modo discreto.
A D. che oggi mi ha fatto dono della sua rinascita.