Dante, cantore dell’ideale Cristiano e nostro compagno nel pellegrinaggio della vita e della fede
Dante è «profeta di speranza e testimone della sete di infinito insita nel cuore dell’uomo». Così leggiamo nella Lettera apostolica Candor Lucis aeternae (Splendore della Luce eterna) donataci da papa Francesco il 25 marzo scorso, solennità dell’Annunciazione, mentre si celebravano i 700 anni della scomparsa di Dante Alighieri. Papa Bergoglio, nella Lettera scrive che l’opera di Dante «è parte integrante della nostra cultura, ci rimanda alle radici cristiane dell’Europa e dell’Occidente, rappresenta il patrimonio di ideali e di valori che ancora oggi la Chiesa e la società civile propongono come base della convivenza umana, in cui possiamo e dobbiamo riconoscerci tutti fratelli».
E prosegue poi dicendo che «in questo particolare momento storico, segnato da molte ombre, la figura di Dante può aiutarci ad avanzare con serenità e coraggio nel pellegrinaggio della vita e della fede». Il Pontefice ci ricorda inoltre che «Non ci si salva da soli, sembra ripeterci il Poeta, consapevole della propria insufficienza: “Da me stesso non vegno” (Inf. X, 61); è necessario che il cammino si faccia in compagnia di chi può sostenerci e guidarci con saggezza e prudenza». Non a caso Dante inizia il suo viaggio nell’aldilà dopo essersi perduto in una «selva oscura , / chè la diritta via era smarrita», percorrendo il cammino sotto la protezione di “tre donne benedette”: «La Madre di Dio, figura della carità; Beatrice, simbolo di speranza; santa Lucia, immagine della fede».
La figura della Madre di Dio attraversa tutto il Poema e ne prepara la conclusione con i celeberrimi versi dell’ultimo canto del Paradiso. Qui il Poeta tocca vette sublimi di poesia e di misticismo, affidando a san Bernardo una preghiera alla Madonna che la liturgia della Chiesa ha fatto sua e che inizia con l’invocazione: «Vergine Madre, figlia del tuo figlio, / umile e alta più che creatura, / termine fisso d’etterno consiglio…» (XXXIII, 1-3).
Manuela Mambelli, Centro Dantesco – Ravenna