Iwa ga hana – o del “Non dire è un fiore”.
Forse la passione intima e romantica che coltivo da sempre per i fiori, mi ha portato ad innamorarmi di questo kanji.
Nella cultura giapponese “dire” è un limite perché la parola circoscrive.
Così come nello Shodo dove un ideogramma è arte e poesia senza confini,
il silenzio, se compreso, crea uno spazio di ricerca.
È nel non detto che si rivela la profondità che comprende, solo, chi sa leggerti i silenzi.
Quei silenzi che imbarazzano e lasciano l’altro sulla soglia
fra entrare e fuggire.
Il non dire è intensità,
dove la parola è bocciolo,
il silenzio è fiore,
e il fiore si sa,
va curato in modo gentile
elegante e non teatrale,
perché possa silenziosamente
donarsi in tutta la sua bellezza


Finalmente liberata dalle sciagure. Alzo le vele.E’ vivro’ nella misericordia.
La metafora del silenzio che diventa un fiore da coltivare con gentilezza ed eleganza ci invita a riflettere sul valore della comunicazione silenziosa, che parla direttamente al cuore.
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