Un Dio tutto “per noi”! Commento al Vangelo della III Domenica di Pasqua
La Buona Novella – Introduzione al Vangelo della Domenica – III DOMENICA DI PASQUA / B – Luca 24,35-48 – Un Dio tutto “per noi”!
Dove c’è il buio agli occhi dell’uomo, lì Dio mette luce.
Dove c’è il vuoto nel cuore dell’uomo, lì Dio dona pienezza.
Dove sembra tutto spento per l’uomo, lì Dio accende un fuoco vivo.
Così si esprime il teologo Dietrich Bonhoeffer in una sua preghiera dove si riconosce la tipica spiritualità luterana dei paradossi, tanto cara al riformatore tedesco. Dio non è il Signore astratto della dottrina, ma il Dio “per noi” (R. Bultmann) che muore e risorge, che si lascia annientare per amore e con amore ritorna a vivere nell’uomo che era smarrito e desolato. Non può incontrare Cristo vivente chi non mangia con lui la Pasqua, simboleggiata nel Vangelo dal pesce arrostito, il pesce bruciato sulla graticola dell’amore sacrificato e offerto sull’Altare della Croce.
Lo Spirito dell’amore ha reso Gesù vittima di espiazione, ci ricorda l’apostolo Giovanni nella sua lettera: questo linguaggio lontano ormai dal nostro modo di comunicare, al contrario esprime una reale e cogente necessità: abbiamo sete di Qualcuno che si prenda cura di noi, di una mano benedicente. Dio va oltre: si dona come cibo di salvezza e bevanda. L’Eucaristia che celebriamo è per questo continuo perpetuarsi del sacrificio d’amore di Cristo. Ogni volta che mangiamo di questo Pane e beviamo di questo calice annunziamo la sua morte e proclamiamo la sua risurrezione finché egli venga (Dal Messale Romano).
Coraggio, uomini e donne crocifissi dalla vita, Dio si è lasciato crocifiggere per noi e risorge ogni mattina per noi, con noi e soprattutto dentro di noi!! Se torniamo a riflettere sulla crocifissione e sulla morte del Figlio dell’Uomo non è per rendere opaco e cupo questo lucente tempo di Pasqua, ma per ricordarci che ogni chicco di grano frantumato in terra “rinasce”, ogni croce non è che “collocazione provvisoria” (don Tonino Bello). Il Padre, che nella gloriosa morte del suo Figlio ha posto il fondamento della riconciliazione e della pace, apra i nostri cuori all’intelligenza delle Scritture, perché diventiamo i testimoni dell’umanità nuova, pacificata nel suo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo. Amen.
Buona Domenica!
don Domenico Savio