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L’Agente della Terra di Mezzo – il libro di Giuseppe Tecce

L’agente della Terra di Mezzo è il diario di un viaggio, sia in senso fisico, utilizzando il mezzo della bicicletta nella terra dei padri e cioè l’Irpinia, e sia di un viaggio interiore, attraversando i sentimenti che mi hanno accompagnato in un rapporto controverso, tra odio e amore, per una terra bellissima e rude nello stesso tempo.

Lo scritto si compone di una prefazione e di 19 capitoli, con una narrazione che non è unica, ma separata in singoli capitoli, cioè ogni singolo capitolo è, di fatto, un breve racconto. L’opera, che è stata ispirata dall’operato del poeta irpino Franco Arminio, è il racconto appassionato dell’autore , che , munito di una bicicletta elettrica, ha viaggiato attraverso una parte dell’alta Irpinia, e tra i suoi antichi borghi, alla riscoperta di una terra ricca di saperi, di sapori e di una intelligenza propria che le permette, di diritto, di proiettarsi con sicurezza verso un futuro più roseo.

Giuseppe, perché hai scritto questo libro?

La motivazione che mi ha spinto a scrivere questo libro è stata la necessità di ripercorrere un viaggio interiore che mi ha portato ad una nuova nascita, consapevole, questa volta, della mia appartenenza alla terra che mi ha generato. E’ un percorso che tutti dovrebbero fare , e che voglio motivare a fare, perchè riscoprire le proprie radici è riscoprire se stessi. Un essere umano che conosce se stesso è pronto ad interagire con gli altri, generando buone prassi e pace.

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