Rallentiamo altrimenti rischiamo di perdere le cose importanti della vita
Ho una cara amica che non sento da anni. E da anni interagisce così poco con i miei post sui social che ho pensato ce l’avesse con me. Non so come mai ma ho sempre il senso di colpa di aver fatto qualcosa anche se ho la coscienza pulita, il più delle volte infatti subisco comportamenti assurdi eppure mi autocritico in continuazione. Su questo ci sto lavorando.
Comunque, questa mattina all’alba, questa amica mi ha scritto un msg su wapp così sentito e dolce: mi aveva sognata e aveva una gran voglia di rivedermi. Così ho capito quanto siamo plagiati e influenzati da questi social, tanto da trarre conclusioni sbagliate a causa di un inutile e stupido like in più o in meno.
L’unica cosa vera è che questa vita va ad un galoppo sfrenato e tra un salto agli ostacoli e l’altro bisogna sforzarsi di rallentare e scendere il più spesso possibile altrimenti si perdono cose importanti. Fondamentali direi.
Non “sforzarsi”… L’azione dello sforzo implica un attrito, un dispendio enorme di energia… Finalizzata a cosa? Nel tentativo di trovare un “nuovo modello” di comportamento? Un nuovo approccio alla vita? Ma anch’esso, ineluttabilmente, risentirebbe dei condizionamenti e tutt i “sensi di colpa”… Che ti porti dietro, come un pesante fardello. Il mondo funziona così… Noi funzionano così… È per questo che stiamo naufragando e viviamo in modo disagiato e spesso sfunzionante. E perciò… Cosa dovremmo fare? Come si può porre fine a questo corto circuito dovuto all’attività egoica del nostro pensiero? Credo innanzitutto cessando di vivere in questa sorta di dualità di atteggiamento in bilico tra punizione e gratificazione… E sensi di colpa misteriosi… Pensando di aver commesso un qualche errore… Involontariamente magari. Cioè senza volontà. Senza intervento della mente. É possibile vivere senza attriti e senza provare sensi di colpa… Compito arduo… questo… Ma l’inizio é sicuramente quello di incominciare a capire chi sei veramente!