“Maestra, il verbo restare non è all’infinito”
In una mattina scomoda scandita da domande senza risposte,trovo rifugio in una libreria.
Lentamente ammorbidita riposo nelle uniche parole che ora,in questo mondo,hanno un senso:quelle vere dei bambini.
Così torno alla mia intima e antica saggezza, dove il sentire è legge.
Esco dal mio rifugio portando a casa poesia,ancora e ancora, poesia, e finalmente sorrido a questo sole perché: “il verbo restare non è all’infinito”.
Sono dove tutto scorre,dove tutto è perfetto così com’e’.
Si. Davvero molto intensa la frase della piccola bambina… Molto più di quanto sembri… Niente è permanente… Perfino la nostra anima non è permanente… Quanto siamo desiderosi tutti che ogni cosa sia permanente… Giusto? Relazioni permanenti compreso. Moglie, marito… Rispetto alle idee, alle azioni… Tutto. Forse la casa… Ma esistono i terremoti… Anche sul piano psicologico, incluse la divinità. Però la nostra mente non demorde e pretende stabilita’…sicurezza perché ha paura dell’incertezza. Si rischia di diventare nevrotici. Solo quando la mente non è intrappolata in questo desiderio di stabilità è davvero libera… Perché non c’è nulla su questa terra o dentro di noi che sia permanente. Anche la nostra anima non è permanente(forse è solo un’invenzione dei preti… Di ogni confessione)
Si è questo il senso, non aggrapparci ad un’idea e provare a mollare la presa arrendendoci alla verità che non possiamo controllare tutto.
Grazie del tuo pensiero e del tuo tempo