Quaresima ”cammino di conversione”
La quaresima incomincia con il rito dell’imposizione delle ceneri. Questo rito, segno di dolore e di penitenza, è abbondantemente, attestato nell’Antico Testamento (cf.Gs 7,6; 2Sam13,19; Ez 27,30; Gb 2,12 e 42,6; Gio 3,6; Est 4,3…). I primi cristiani avevano sovente adottato questo uso in privato, senza alcuna connotazione liturgica. Si tratta di un uso renano che passe nel XII secolo nel pontificale romano.
La benedizione e l’imposizione delle Ceneri hanno luogo al termine della liturgia della Parola, tanto nel caso in cui questa sia seguita quanto nel caso in cui non sia seguita dall’eucaristia. Si tratta di una vera celebrazione penitenziale. L’imposizione delle ceneri si faceva con la formula “ricordati che sei polvere” (cf. Gn 3,19). Ora si pub dire: “convertitevi e credete al vangelo” (Mc 1,15). I’accento è dunque messo sull’appello alla conversione più che sulla considerazione del carattere mortale dell’uomo.
Quaresima ”cammino di conversione”
In origine la quaresima aveva lo scopo di preparare la Pasqua, più che di celebrate il digiuno del Signore nel deserto nelle settimane che seguirono il suo battesimo. Ma molto presto essa prese la forma della preparazione penitenziale alla celebrazione della morte-risurrezione di Gesù. Il digiuno osservato durante questi giorni non era che una estensione al lunedì, al martedì e al giovedì, del digiuno osservato durante tutto l’anno, al mercoledì e al venerdì; a Roma vi si aggiungeva il Sabato. La domenica, giorno del Signore, é sempre esclusa dal digiuno nella maniera più assoluta. Quando nel IV secolo il catecumenato ricevette una solida organizzazione,la quaresima offri una cornice appropriata per l’ultima preparazione dei catecumeni al battesimo nella notte pasquale. Avendo Dio riconciliato gli uomini con lui per mezzo della morte-risurrezione del suo Figlio, la notte pasquale sembrò anche imporsi come il momento ideale per ammettere alla comunione i peccatori che avevano compiuto il loro tempo di penitenza, e la quaresima li preparava a questa riconciliazione. Questa aveva luogo,a Roma, il giovedì Santo.
E cosi che a partire dal IV-V secolo la quaresima aveva già i tratti o le caratteristiche che doveva conservare in seguito: tempo di digiuno, di condivisione e di preghiera per tutto il popolo cristiano, tempo di preparazione al battesimo, e tempo di preparazione alla riconciliazione per i penitenti. Essa diventera in seguito, per tutta la chiesa, tempo di penitenza e di conversione, tempo di ascolto frequente della parola di Dio, tempodelle opere di carità e tempo della preghiera intensa.
Tempo forte dell’anno liturgico, la quaresima appare come una sorta di ritiro spirituale collettivo, nel quale la chiesa rivive il
suo battesimo associandosi al combattimento di Cristo. Esso dura quaranta giorni; nella Bibbia questo è il tempo della prova (così il diluvio; gli ebrei prima, e Gesù poi, nel deserto), il tempo di una generazione nella quale l’uomo può trasformarsi.
Don Joseph Ndoum
Già il fermarci a fare silenzio e ascoltare la parola di Dio che alberga dentro ognuno di noi e’ una via di autentica penitenza… Quella, opera in noi e converte realmente… Ma prima occorre essere leali e sopratutto conoscere bene chi siamo. Conoscere se stessi. Vedere i nostri condizionamenti. Questo è davvero pericoloso. Perché se vediamo il pericolo del nostro condizionamento solo come un concetto intellettuale non faremo mai niente. Nella visione del pericolo come semplice idea sorge un conflitto tra l’idea e l’azione e quel conflitto ci priva di energia. Solo quando vediamo immediatamente il condizionamento e il pericolo che ne deriva che agiamo. Così vedere é agire. Molti di noi camminano nella vita disattento, reagendo senza pensare, in conformità con l’ambiente in cui sono cresciuti,e simili reazioni generano solamente ulteriore schiavitù,ulteriore condizionamento… Ma nel momento in cui prestiamo totale attenzione al nostro condizionamento vedremo che siamo completamente liberi dal passato, che esso se ne scorre via naturalmente. 44 giorni la durata, per legge divina, della necessaria penitenza? Giorni penitenziale stabiliti in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera e facciano opere di pietà e di carità? Il “tempo forte”… Il momento favorevole per compiere un cammino di vera conversione é la vita stessa…e conoscere se stessi significa conoscere la nostra relazione con il mondo, non solo del mondo delle idee e della gente, ma anche con la natura e con le cose che possediamo. Questa è la nostra vita, essendo la vita relazione con il tutto.