La storia non è solo un aspetto del passato ma un continuum con vincitori e vinti
Ogni anno il giorno della memoria. Ogni anno i poveri bambini della scuola primaria devono assolutamente ricordare qualcosa che non conoscono. Perché lo studio della storia per gli alunni della scuola primaria non va oltre la fine dell’impero romano. I campi di sterminio, i forni crematori, le camere a gas, la razza ariana, Hitler…..Aspetti cruenti di un passato che sicuramente non va dimenticato ma che non dobbiamo propinare sistematicamente a bambini che oltretutto restano basiti al cospetto di racconti così crudeli.
Per quanto si vogliano edulcorare questi vissuti terribili, per quanto si vogliano adattare e trasformarli in racconti meno orribili, la mente di un bambino non avrà mai la capacità di adattarli al loro vissuto.
Piuttosto educhiamo i nostri alunni al rispetto della diversità, al rispetto della sofferenza, al rispetto delle idee, al rispetto dei diritti e dei doveri, al rispetto delle norme del vivere civile in una società sempre più variegata e multiculturale.E tutto venga fatto a misura di bambino.
Raccontiamo loro che la storia non è solo un aspetto del passato. La storia è una serie di vicende e accaduti che prescindono da un’unica ideologia. La storia è fatta di mille colori, di mille sfaccettature e di menti eccelse ma anche di uomini che con il loro prevaricare hanno dominato seminando odio e distruzioni.
Facciamo conoscere loro tutta la storia, non solo quella che per anni qualcuno ha voluto e vuole far conoscere. Non dimentichiamo che la storia, in tutte le sue forme e fonti, è tramandata dai vincitori. Ma la storia è stata fatta anche dai vinti, dai perdenti. E questo i nostri alunni devono saperlo.
Ornella Tortolano