Nel giordano per ascoltare la voce di Dio sul Suo Messia
Il battesimo di Gesù nel Giordano costituisce l’inizio della sua “vita pubblica”. Nei precedenti trent’anni di vita nascosta presso i suoi genitori a Nàzaret, cresceva in “sapienza, età e grazia”, preparandosi alla sua missione rivelatrice. Quel giorno il “senza peccato” si mise in fila in mezzo ai peccatori, per sottoporsi al rito che lo accomunava a quanti volevano mondarsi dalle loro colpe. Lui, l’innocente, condivide la sorte dei peccatori.
Egli è compassionevole verso il peccato e la miseria dell’uomo fino a farsene carico, e pronto a pagare per tutti. Ma ecco una sorpresa: questa persona “qualsiasi”, mescolato alla folla, viene riconosciuto ed identificato dal Padre che dichiara: “Questo è il mio figlio prediletto”.
Riconoscerlo come unico, pur nelle apparenze modeste e più ordinarie, è la scommessa della fede. Anche Giovanni aveva intuito il nascondimento di Gesù, e diceva ai suoi discepoli: “Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo”. Egli si identifica con quel “servo del Signore” di cui parla il profeta Isaia.
L’arrivo di Gesù quindi segna il tempo della misericordia e della grazia. È la fioritura della salvezza: anche per i peccatori c’è speranza, perché possono contare sull’amore ostinato e appassionato di Dio, che colma l’abisso della loro miseria. La salvezza appare qui come un dono non come una conquista.
L’attenzione non va concentrata sulle azioni dell’uomo, ma su ciò che Dio fa per noi. Certo, il comportamento individuale e personale non è superfluo, poiché c’è pur sempre l’esigenza della conversione, ma l’iniziativa è sempre quella divina.
I cieli “squarciati” stanno ad indicare che è finito il tempo dell’inimicizia tra Dio e l’uomo, il tempo della lontananza da Dio che determinava la profonda miseria degli uomini. La voce dal cielo significa che è finito il tempo dell’insopportabile silenzio di Dio. Infatti quando torna a risuonare la voce di Dio, ciò avviene per indicare una presenza: il suo Figlio, la Parola definitiva e completa, che il Padre di ogni grazia ha da dire al mondo. La discesa dello Spirito Santo su Gesù manifesta che col battesimo di Gesù, inizia una nuova storia, la storia di un mondo nuovo. Il battesimo di Gesù costituisce, quindi, un riconoscimento, un accreditamento, un’investitura ufficiale di Gesù da parte di Dio.
Don Joseph Ndoum